Maddalena Casulana, compositrice fuori dai clichés e penna sagace

Nata probabilmente attorno al 1540, Maddalena Casulana, compositrice, liutista, organista e cantatrice, è ricordata nei libri di storia della musica come “Casulana Vicentina” dall’area geografica di presunta appartenenza (anche se nacque a Casole d’Elsa presso Siena,  e non a Vicenza, come ipotizzano alcuni). Si sposò  ben presto con Giacomo Mezzari. Scarse le notizie certe sula sua vita e lacunosi i documenti. Certi tuttavia  gli studi e l’attività di composizione così come quelle di canto e da liutista. Anzi, alla composizione venne incoraggiata da Isabella de’ Medici, che le commissionò la prima opera di cui abbiamo testimonianza  Il primo libro de’ madrigali a quattro voci del 1568 dove è apposto anche un inno al femminino.

Sulla professione musicale si legge di suo pugno: “mostrare al mondo  il vano errar de gl’huomini, che degli alti doni dell’intelletto tanto si credono patroni che par loro ch’alle Donne non possono medesimamente esser communi”.  Niente giri di parole, una penna coraggiosa. Una musicista sicura di sé, che vedeva pubblicate le proprie opere e a cui seguirono altri brani di rilievo come quelli stampati da Girolomo Scotto di Venezia dal titolo Il Primo libro de’ madrigali a tre voci.

Nei suoi lavori traspariva un intento di valorizzazione della melodia che non permetteva di sfociare nel contrappunto “virtuosistico” ed intricato così in voga all’epoca, ma altrettanto  sterile. Li si ritrova in alcuni mottetti, messe, magnificat oppure sul versante profano dallo strambotto alla villanella. Non le mancava il gusto per il drammatico, l’ardire di dissonanze non facili per l’epoca e la vivacità di contrapposizione tra registri alti e bassi..

Conobbe, nell’arco della vita, influenti personalità e molti musicisti come Mauro Sinibaldi, Andrea e Giovanni Gabrieli, Alessandro Striggio e Giovanni Battista della Gostena.  Si spense attorno al 1590, poco prima dello straripare del Barocco.

Ci restano , passati attraverso il logorio e le perdite del tempo, 66 madrigali di Maddalena Casulana sui tantissimi che produsse, come testimoniò il musicista Nicolò Tagliaferro che la includeva tra le cantatrici virtuose del tempo e lo stesso compositore Orlando di Lasso. Anche di Lasso la invitò a scrivere una composizione, rimasta nota per l’occasione, quella del matrimonio tra Guglielmo V e Renata di Lorena.