Aprirà i battenti alla Biblioteca Universitaria di Genova, in via Balbi 40, la mostra “I Madrigalisti di Genova” per indagare un arco temporale che va dal 1958 al 2007 e, soprattutto, per omaggiare la figura del Maestro Leopoldo Gamberini, scomparso a 90 anni esattamente un decennio fa. Noto compositore direttore di coro e di orchestra, ha affiancato alle esecuzioni lo studio e la ricerca incessante, tanto da essere ritenuto tra i più apprezzabili musicologi italiani. Non solo: è stato un pioniere della musicoterapia, trattandola già nel famoso congresso, il primo riconosciuto dal taglio internazionale, del 1974 a Bologna. Doveroso almeno citareil ruolo attivo nel Laboratorio di Fonologia presso la facoltà di Fisica dell’Università di Genova e da socio fondatore della Società Italiana di Musicologia. Qui se ne ricalca ovviamente l’attività per il complesso da lui fondato “I Madrigalisti di Genova”. Con questa formazione ha ottenuto i più alti riconoscimenti possibili, fra cui le medaglie d’oro del governo belga nel 1970 e del governo francese nel 1972 e nel 1974.
“E’ un tributo importante – spiegano gli organizzatori della mostra – a una figura che ha fatto la storia e che ha portato il nome di Genova nel mondo tramite più di 500 concerti ed attraverso numerose incisioni discografiche (22 tra vinili e CD)”.
Varie le testimonianze raccolte a ripercorrere l’intero arco di una carriera: fotografie, programmi, manifesti, dischi, strumenti ed è anche possibile vedere e ascoltare alcune performances dell’ensemble grazie agli audiovisivi proiettati in mostra.
L’esposizione trova luogo d’elezione alla Biblioteca Universitaria, data la lunga e operosa docenza nell’Ateneo genovese del prof. Gamberini (che fu Docente di Storia della Musica presso la Università degli Studi di Genova per oltre 30 anni) e la nascita dello stesso coro polifonico in seno all’Università stessa.
“La mostra – concludono gli ideatori- si inserisce all’interno di una serie di eventi dedicati al Maestro Gamberini a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla scomparsa, che tra gli altri prevede l’esecuzione della Cantata Scenica “Anna Frank” per coro, soprano, orchestra e strumento elettronico, con testo tratto dal diario dell’adolescente ebrea e musicato dallo stesso Gamberini.
