Filippo Taccogna, giovani talenti crescono

Filippo Taccogna è un giovanissimo violinista (20 anni) allievo del Conservatorio nella eccellente classe di Vittorio Marchese che si sta allevando una schiera di strumentisti di prim’ordine, tutti poco più che ventenni e tutti particolarmente talentuosi, determinati e coesi.

Ospite del ciclo di concerti primaverili organizzato dall’Associazione Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio in collaborazione con la GOG, Taccogna si è esibito ieri pomeriggio nello splendido Salone di Palazzo Reale.

Un programma decisamente complesso, scelto per evidenziare le diverse qualità interpretative e tecniche del giovane artista.

In apertura, dunque, la Partita n.2 di Johann. Sebastian Bach, un monumento dell’arte violinistica che ha nella Chaconne  finale il movimento clou, per l’irta scrittura contrappuntistica, per la dilatazione del pensiero musicale che richiede una notevole concentrazione. Gesto fluido, buona intonazione, Taccogna ha risolto la parte con intensità interpretativa, per poi passare alla Cadenza per violino solo che Penderecki compose nel 1984: un brano breve ma irto di difficoltà che il violinista ha dipanato con bravura.

Gli ultimi due punti del programma erano invece incentrati sull’aspetto virtuosistico: Paganini con tre Capricci e Milstein con la Paganiniana.

Taccogna ha affrontato i singoli brani con entusiasmo e autorevolezza evidenziando una tecnica brillante e un’ottima “tenuta”.  Gli applausi alla fine sono stati calorosi e meritati. Un giovane talento, insomma, che sta crescendo davvero bene.