Presentata l’undicesima edizione di Resistere e Creare ReC – Al via il 28 marzo al Teatro della Tosse

La nuova edizione della rassegna “Resistere e Creare” (ReC) inizia venerdì 28 marzo e si propone come un rinnovato viaggio tra le arti performative dal vivo. L’articolato cartellone del Teatro della Tosse porterà il pubblico ad appassionarsi a  una vasta gamma di espressioni artistiche, danza, circo, teatro, musica dal vivo, arti visive e nuovi media, tutto in un dialogo integrato e continuo. Giunto alla undicesima edizione, la direzione artistica è ora affidata a Marina Petrillo, storica collaboratrice di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. Accanto a lei un Comitato Artistico tutto al femminile, Katarzyna Gdaniec (coreografa della pluripremiata compagnia Linga/CH), Lara Guidetti (coreografa della compagnia nazionale Sanpapié), Natalia Vallebona (coreografa della compagnia indipendente transnazionale Poetic Punkers) e Valentina Barone (curatrice indipendente con base a Colonia).

Il nuovo triennio che sta per iniziare sarà scandito da tre parole chiave: Forme (2025), Spazio (2026) e Tempo (2027), affiancando a grandi nomi della scena nazionale ed internazionale giovani artisti e compagnie emergenti, italiane e non. Per quest’anno saranno tante le prime nazionali (quattro provenienti dall’estero), tra cui quella di un ritorno di grande interesse (la compagnia di Carolyn Carlson, che fu ospite della Tosse all’Alcione nel 1981 con l’allora suo gruppo di stanza alla Fenice di Venezia).

La ricca programmazione  presenterà spettacoli sui palcoscenici e in spazi non convenzionali alternati a momenti di dialogo, residenze e sostegni produttivi, incontri, laboratori e workshop. Si inizia venerdì al Teatro del Ponente con “Lobo Zena”, un evento del collettivo Poetic Punkers. Il 5 aprile il primo appuntamento in prima nazionale con la Carolyn Carlson Company e il progetto “Islands”, composto da tre brevi composizioni coreografiche che si susseguiranno tra i Teatri di S.Agostino e la Sala Trionfo; seguono “Glorious Bodies” di Piet Van Dycke (11 aprile) spettacolo di confine tra circo classico e contemporaneo; “Dance’n Speak Easy” (17 maggio), uno spettacolo per tutti in cui danza e burlesque si uniscono in un cocktail; “Beasts and Bodies” (5 dicembre), nuovo spettacolo della compagnia tedesca Overhead Projects, fondata e guidata da Tim Behren. Altri tre titoli internazionali arriveranno a Genova in prima regionale: “Beytna” (28 novembre), della compagnia internazionale Maqamat fondata da Omar Rajeh, pioniere della danza contemporanea; “Les Nuits Barbares” (19 dicembre),  inno alla cultura mediterranea del franco-algerino  Herve Koubi, e la performance iraniana “We came to dance” (26 novembre) di Nasim Ahmadpour, una coreografia che rende testimonianza delle storie degli artisti del suo paese.

“Dance’n Speak Easy”, Wanted Posses, in scena il 17 maggio

Nel calendario anche i lavori di nove coreografi nazionali come “Sahara” di Societas e Claudia Castellucci (Leone d’argento), “Giocasta” con  Balletto Civile di Michela Lucenti che debutterà a Torinodanza nel settembre 2025, “Ballroom e Miss Lala al circo Fernando” di Zebra cultural zoo e Chiara Frigo, “La foresta trabocca” di Antonio Tagliarini, “Le sacre du primtemps” di Dewey Dell, “Flux Experience” di Fattoria Vittadini, “Neine” CifraDanzaTeatro, “I’ve loss of attention” di  CollettivoEffe, “Nero” di  Nicoletta Bernardini e Marco Traversone (installazione performativa).

Non mancano le compagnie italiane che presentano i loro lavori e progetti in prima nazionale, come  “Chi sopravvive fa i saluti” (Deos),  “Quiver Sanpapié” (Lara Guidetti), “Bambu” (Roberto Castello, Aldes), “Birdsong e Breathing Room” (Chiasma, Salvo Lombardo ), “Tabù (Funa performing arts) e “Danza Cannibale” di Davide Valrosso.