Spezia: una Giornata di studi per conoscere la musica da camera di e intorno a Paganini

Venerdì prossimo, la Sala Consiliare della Provincia della Spezia ospiterà una Giornata di studi paganiniani, interamente dedicata alla musica strumentale da camera al tempo di Niccolò Paganini.

Organizzata dalla Società dei Concerti della Spezia, l’incontro promette di svelare aspetti meno conosciuti e affascinanti del panorama musicale che circondava il grande violinista genovese. Dalle ore 10 del mattino fino alle 20, un programma fitto di relazioni e un concerto finale guideranno il pubblico in un’immersione profonda nella storia della musica.

Il Comitato Scientifico, composto da Mariateresa Dellaborra, Danilo Prefumo, Francesco Rocco Rossi e Marta Salvatori, ha curato un percorso che spazia dalle influenze genovesi alla musica da camera di compositori come Louis Spohr e Mauro Giuliani, esplorando anche il virtuosismo e la “teatralità” che legavano Paganini a figure come Berio.

Alle  10, dopo i saluti istituzionali, la prima sessione, moderata da Roberto Iovino, prenderà il via con Davide Mingozzi che illustrerà la musica da camera nella Genova del giovane Paganini. A seguire, Mariateresa Dellaborra analizzerà i “due volti” della celebre sonata a movimento perpetuo M.S. 66 di Paganini. La sessione proseguirà con Danilo Prefumo sui quartetti per archi di Louis Spohr e Marco Riboni sulla musica da camera di Mauro Giuliani, offrendo un quadro completo del contesto musicale dell’epoca.

La seconda sessione, dalle  14.30, moderata da Danilo Prefumo, vedrà Roberto Iovino e Nicole Olivieri esplorare il virtuosismo e la “teatralità” nella musica da camera da Paganini a Berio. Carlo Lo Presti ci porterà alla scoperta della Società del Quartetto di Parma e del prezioso fondo del conte Sanvitale. Pietro Zappalà svelerà la musica da camera del primo Ottocento attraverso i rulli per autopiano della F.I.R.S.T., e Donatella Melini concluderà le relazioni con un approfondimento su Paganini tra corde, archetti e strumenti.

Al termine delle relazioni è previsto l’intervento di Laura Andriani, una violinista di spicco, la cui arte spazia dal repertorio barocco a quello contemporaneo, sempre con un’attenzione scrupolosa ai criteri storici di interpretazione. La sua profonda conoscenza e versatilità sono testimoniate da incisioni importanti, tra cui spicca la registrazione dei 24 Capricci di Paganini eseguiti su corde di budello, una scelta che rivela il suo impegno filologico e la sua ricerca di autenticità sonora.

Laura Andriani ha ricoperto il ruolo di primo violino del celebre Alcan Quartet, con cui si è esibita in prestigiose sale da concerto in Europa, Canada, Stati Uniti, Cina e Corea. Con l’Alcan Quartet ha realizzato numerose incisioni discografiche, tra cui l’integrale dei Quartetti di Beethoven, un punto di riferimento nel repertorio cameristico.

Attualmente, Laura Andriani è parte di “Il Pomo d’Oro”, uno degli ensemble più acclamati a livello internazionale nel campo della musica barocca e classica.

Venerdì dopo una relazione sulle nuove prospettive della tecnica violinistica paganiniana, proporrà una selezione dei 24 Capricci di Paganini

Questa Giornata di Studi e il suo concerto non sono solo un omaggio al genio di Paganini, ma rappresentano anche l’anteprima della prossima edizione del Festival Paganiniano di Carro, che prenderà il via come di consueto a luglio.