Nuovo viaggio e si salpa letteralmente con il cantautore genovese Federico Sirianni che ha scelto la sua città, Genova, per presentare in anteprima il 17 giugno tre brani del nuovo album “Maqroll” con Raffaele Rebaudengo al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”, uno dei primi in Europa ad aprire al pubblico (informazioni al sito parolespalancate.it).
Evidente l’omaggio allo scrittore colombiano Álvaro Mutis e al suo “alter ego”, il disobbediente Maqroll, che in certo senso incarna le minoranze. E’ chiamato il “gabbiere” proprio perché il suo ruolo nella nave consiste nell’osservare da una posizione privilegiata in cima al pennone. E’ la poetica dell’errare, del viaggiare per il gusto di farlo, ma anche quella della “disperanza” , vale a dire il rifiuto delle attese illusorie della vita.
– Perché ha scelto proprio Maqroll per questo nuovo lavoro e in questo particolare frangente storico?
F.S. “E’ un personaggio che è importante riscoprire oggi: è il testimone dell’incollocabilità, il tema a cui dedico la mia nuova opera. E’ un’incollocabilità di tipo geografico, sentimentale, emotiva, esistenziale ed è un concetto presente in qualche modo in tutte le canzoni. Ci sono molte parole di Mutis in questo lavoro”.
– Come descriverebbe Maqroll al largo pubblico?
F.S. “Innazitutto è un personaggio molto avventuroso, lui già sa che le sue missioni lo porteranno lontano, ma anche al naufragio perché la vita non è lineare. La nostra esistenza è pervasa di naufragi e dipende da come ognuno di noi li affronta. Tornando al perché lo presento proprio in questo momento ecco, anche l’ultimo periodo di pandemia, di isolamento, di coprifuoco, ha i contorni del naufragio. Mi piaceva come metafora esistenzialista”.
– Anche Faber amava molto Álvaro Mutis…
F.S. “Sì, lo testimonia anche la canzone “Smisurata preghiera” che è tratta dalla Summa di Maqroll, un libro che conosco molto bene. Fabrizio de André è riuscito a metterci in un colpo solo tanti frammenti della poetica di Mutis, che è stato protagonista anche qui al Festival Internazionale della Poesia con Pozzani e mi dispiace di non esserci stato. Passano personaggi incredibili in questa kermesse. A me fa particolarmente piacere partecipare: è una doppia emozione perché ritrovare il pubblico dopo tutte queste settimane di fermo ha dell’incredibile. Non sono mai stato così tanto senza il calore e il feedback di chi ascolta live”.
– La rivedremo presto a Genova?
F.S. “Certamente, questo lavoro verrà presentato in versione estesa al Festival Internazionale di Poesia a settembre, e poi sono felicissimo di partecipare anche (probabilmente il 1° agosto) al Sea Stories all’Isola delle Chiatte organizzato da Igor Chierici, che per fortuna si riuscirà a fare anche quest’anno”.