Quando con l’editto di Costantino (313) i cristiani poterono finalmente professare liberamente il loro culto e quindi organizzarlo alla luce del sole, scelsero il canto come veicolo fondamentale delle loro preghiere rivolte all’Altissimo. Un canto privo di accompagnamento perché gli strumenti richiamavano alla mente riti pagani. Poi, gradualmente si iniziò a tollerare un unico strumento utilizzato come sostegno delle voci o anche come elemento di introduzione e di
intonazione al canto successivo. Iniziava così l’era dell’organo e la sua voce ora contenuta, ora possente è diventata il simbolo della cristianità.
In effetti ascoltare un organo in un luogo sacro offre sempre momenti di riflessione che vanno spesso al di là del “semplice” effetto estetico e sono pure indipendenti dal proprio modo di rapportarsi con la sacralità. Si crea uno stretto legame fra il suono emesso dalle canne e le navate, le panche, le opere d’arte che abbelliscono le pareti richiamando la storia di Cristo. D’altra parte, mentre tutti gli altri strumenti girano, viaggiano, si esibiscono nei luoghi più diversi, l’organo nella maggior parte dei casi nasce per quello spazio e in quello spazio rimane
per tutta la sua esistenza. Una simbiosi, insomma, unica. Tutto questo rende particolarmente interessante un Festival organistico e in particolare la nuova edizione di “F.O.N.O.”, il Festival organistico del Nord-ovest che debutterà il 13 luglio prossimo a Laigueglia (Chiesa Parrocchiale di San Matteo) per concludersi il 27 settembre a
Novara (Basilica di San Gaudenzio).
Ventiquattro appuntamenti in diciannove località diverse: undici in Liguria (Laigueglia, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Recco, Sori, Deiva Marina, Coreglia Ligure, Ventimiglia e Borzonasca), cinque in Val d’Aosta (Antagnod-Ayas, Aosta, Saint Marcel, Courmayeur, Saint-Vincent) e quattro in Piemonte (Varallo Sesia, Moncalvo, Chiaverano e
Novara). I concerti saranno ospitati in Cattedrali, piccole chiesette parrocchiali, santuari circondati dal verde e silenziosi oratori. E vari saranno anche gli strumenti coinvolti. Si va dall’organo Tommaso II Roccatagliata del 1779 (Rapallo, Oratorio dei Bianchi), all’organo Brondino-Vegezzi-Bossi del 2012 (Courmayeur, Chiesa Parrocchiale di S.Pantaleone). Fra le due date estreme si collocano tastiere del Settecento e dell’Ottocento ognuno con proprie
caratteristiche costruttive e sonore, ognuno con una propria storia che ne fa un pezzo unico nel contesto organario italiano.
Protagonisti saranno artisti italiani e stranieri. Nomi di richiamo come i tedeschi Johannes Skudlik (13 luglio, Laigueglia) e Markus Eichenlaub, organista del Duomo di Speyer (27 luglio, Santuario di Montallegro). Ma anche artisti emergenti come Gabriele Agrimonti, che a soli 13 anni era già organista co-titolare della Basilica Magistrale di S. Maria della Steccata di Parma (2 agosto, Moncalvo, 13 agosto, Recco). Il cartellone dunque porrà naturalmente in primo piano l’organo che tuttavia sarà anche coinvolto in gruppi più ampi per particolari programmi. Segnaliamo in particolare due appuntamenti: il concerto per organo e orchestra del 22 agosto a Rapallo con l’Ensemble Rapallo Musica diretta da Pierdino Tisato e l’organista Tomasz Adam Nowak e il concerto corale con i Giovani Cantori dell’Accademia Vocale di Genova diretta da Roberta Paraninfo, con l’organista Gabriele Giacomelli (12 settembre, Borzonasca).
Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale “Rapallo Musica” con il sostegno della Regione Liguria, la Fondazione Compagnia di San Paolo, il patrocinio di Città Metropolitana di Genova e delle Province di Savona, Imperia e La Spezia, la collaborazione del Cantone Vallese e del Goethe-Institut Genua. Il nutrito cartellone è realizzato insieme all’Associazione Culturale “Le Clavier” di Aosta e l’Associazione “i Gaudenziani – Amici della Basilica di San Gaudenzio” di Novara.
Qui di seguito il cartellone relativo agli appuntamenti in Liguria.