Teatro Carlo Felice, chiusura brillante per l’omaggio a Beethoven di settembre

Tre concerti chiusi con la serata del 18 settembre al Teatro Carlo Felice di Genova in omaggio a Beethoven per celebrare il 250 esimo anniversario della sua nascita conquistano un bilancio della critica decisamente positivo. Operazione riuscita, in primis visto che ha portato all’attenzione dei presenti (limitati nel rispetto delle precauzioni anti Covid-19 in paragone ai 2000 posti abitualmente adoperati) anche pagine meno note se non gli albori della cifra stilistica del sommo compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco come per la prima serata con la Sinfonia n.1 in Do maggiore Op. 21.

Non scontato il programma: anche al concerto conclusivo intitolato appunto “Omaggio a Beethoven III” la scelta dei brani è passata per la raffinatezza, questa volta di Lorenzo Perosi, Suite “Genova” e della beethoveniana Sinfonia n. 4  in Si bemolle maggiore Op. 60.

Riflessione e concentrazione in sala per l’ascolto del brano sinfonico del musicista tortonose (1872-1956), ancora troppo spesso identificato esclusivamente per la musica sacra, che era stato proposto proprio in Teatro, seppur in un solo movimento, il 31 luglio scorso per gli eventi legati all’inaugurazione del Ponte San Giorgio: note in realtà espressamente spirituali, in una dichiarazione alla città che ne riscopre i lati caleidoscopici tra luci e ombre, senza tralasciare una metaforica “verticalità”.

La bacchetta di Donato Renzetti, direttore arcinoto e pluripremiato, ha infuso valore aggiunto soprattutto sulla sinfonia di Beethoven del 1806 che ha contrastato il brano precedente per il senso onnipresente di serenità. Arioso l’insieme, dopo l’introduzione “da meditazione” il cambio di passo del ritmico e coinvolgente “Allegro vivace” con il primo tema decisamente scintillante mentre il secondo pronunciato dal fagotto è enigmatico e caratterizzante. Anche le idee musicali che ne scaturiscono fanno leva sullo stesso “sentiment”.

 

L'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Donato Renzetti nell'Omaggio a Beethoven del 18 settembre
L’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Donato Renzetti nell’Omaggio a Beethoven del 18 settembre

 

L’ “Adagio” nelle melodie è beethoveniano per definizione con il secondo tema del clarinetto che apre completamente al filone romantico. Fiati e archi si inerpicano poi nel tumultuoso “Allegro vivace” dove l’orchestra trova un brio esemplare e una comunanza assoluta in un continuo gioco di domande e risposte dall’incredibile estro, tra le pagine più belle di tutta l’interpretazione. Allo stesso modo nell’ “Allegro ma non troppo” l’Orchestra del Carlo Felice capitanata dal Maestro Elisabetta Garetti si distingue per tenuta e pathos nonché per il fluire armonioso dei temi tra le sezioni.

“La Quarta -scrive la firma Massimo Pastorelli nel programma di sala- è gioia che si manifesta allo stato puro, senza bisogno di un coro che vi intoni un inno al termine di un lungo e faticoso percorso”. Una rinascita, un’incontenibile letizia, che pare un omaggio a posteriori, un buon auspicio per la città e per la ripartenza del motore culturale.

Al termine parecchi applausi, la mano sul cuore di Renzetti, tanta emozione, ma nessun bis.