Il Quartetto Ascanio e la ricerca dell’inedito nella musica da camera al Paganini Genova Festival

Sarà perché ascoltare aspetti poco conosciuti della musica da camera dell’Ottocento ha grande fascino e alimenta la predisposizione a riflettere e le prospettive. Sarà perché il legame con Genova è evidente (tra gli autori proposti, Serra fu tra l’altro direttore d’orchestra nel Teatro Carlo Felice e Gambini si adoperò molto nella diffusione della musica da camera ad esempio del Circolo Tunnel in via Garibaldi) e per l’originale rilettura dell’opera giovanile in programma di Beethoven, ma il concerto di sabato 24 ottobre del Quartetto Ascanio ha solleticato la curiosità dei presenti al Teatro della Gioventù e dell’interattivo pubblico in streaming del Paganini Genova Festival, forte di presenze e di contatti nonostante l’annata difficile per la pandemia e le conseguenti misure aggiuntive anti Covid-19 che fanno presagire il congelamento degli eventi e la chiusura di cinema e teatri.  Però nonostante le gravissime difficoltà e conseguenze, è verosimile immaginare che, quando tutto questo sarà rientrato, il mondo dell’arte ritroverà ancor di più la sua forza: in un contesto in cui il tempo è accelerato prendersi una serata per coltivare la bellezza a teatro è ancora più importante. Uno spirito comune in sala, adeguatamente gremita nel rigoroso rispetto delle limitazioni previste. Questa volta il concerto è stato offerto dal Rotary – Distretto 2032 in celebrazione della Giornata mondiale della lotta contro la poliomielite.

Il Quartetto Ascanio già di per sé è interessante: la formazione dalla fresca personalità musicale, con suono pastoso e ricco di armonici, sperimentatore lungo tutta la gamma dinamica è composto da Damiano Babbini, Francesco Bagnasco, Costanza Pepini e Catherine Bruni.  Partecipa a  Festival di tutta Europa ed ha collaborato anche per spettacoli con artisti e attori quali Pagliai, Gassman e Sollini. Suonare insieme dal 2004 sicuramente aiuta, certamente sono maturati artisticamente, eppure c’è ancora il fattore novità, che rilegge anche in veste personale tempi o fraseggi, neanche la partitura fosse una foto in hd. Interessanti le pagine di Serra (Quartetto n.4 in Do minore dedicato a Camillo Sivori) e di Gambini (Quartetto in Mi minore) con il loro mood incisivo e la ricerca di veicolare una costruzione formale ben determinata, ma più di tutto il pubblico aspettava l’esecuzione del Quartetto Op.18 n.1 di Beethoven, complice l’orecchio già abituato all’ascolto. E’ stata comunque un’ interpretazione che ne ha messo in luce la continuità con le omologhe opere di Haydn e Mozart , quale ultima voce della Wiener Klassik, trattenendo  l’acceleratore sugli incisi più appassionati e briosi, forse in favore di un maggiore controllo.

Partecipazione molto evidente e voglia di trasmetterla agli astanti, come nel tempo ispirato alla scena sulla tomba del Romeo e Giulietta di Shakespeare.  C’ è stato spazio per “caricare” a dovere l’Allegro finale che non ha appesantito, semmai ha dispiegato la verticalità della scrittura e l’insistenza del ritmo. A sorpresa anche in questo caso si rinviene, a ripensarci, una ben salda connessione con Genova: non bisogna dimenticare che Camillo Sivori prese parte alla prima esecuzione genovese di diversi quartetti di Beethoven, che era stata promossa da Gambini.

Programma robusto, raffinato e un dichiarato omaggio alla Superba in attesa dell’ultimo concerto al Teatro Carlo Felice di Genova  martedì 27 ottobre alle 20 del violinista Massimo Quarta con l’Orchestra del Teatro e il direttore Francesco Ivan Ciampa, salvo nuove disposizioni. Intanto è confermato il prossimo evento del Paganini Genova Festival si svolgerà domenica 25 ottobre alle 17 per la sezione “Young” organizzato nell’ambito del Festival della Scienza esclusivamente in modalità online (qui: www.niccolopaganini.it/streaming) con Giorgio Dillon, Michele Trenti e Federico Bagnasco sul tema “Violino e chitarra: cosa hanno di speciale le onde sonore generate da questi due strumenti?” in un ricco laboratorio teorico-pratico. Ulteriori informazioni alla mail genovafestival@niccolopaganini.it