Gibboni e Dalia: che bel duo!

Per il concerto inaugurale del “Paganini Genova Festival 2020”, ieri sera, sul palco del Teatro della Gioventù (Sala Govi) sono saliti due giovani talenti d’eccezione, il violinista diciannovenne Giuseppe Gibboni e la chitarrista ventunenne Carlotta Dalia che hanno incantato la numerosa platea presente all’evento.

Il duo ha offerto un programma cameristico estremamente vario, alternando brani paganiniani a brani solistici e di autori di diversa epoca e genere.

Ad aprire il concerto la Sonata n.1 in La minore dal “Centone di Sonate” M. S. 112 che alterna lirismo e tecnica in un dialogo reso egregiamente dai due musicisti.

Successivamente Giuseppe Gibboni ha affrontato il Capriccio n.24, considerato il più complesso degli studi di Paganini, con grande solidità tecnica e interpretazione, dimostrando una maturità strumentale notevole.

A seguire la Sonata op. 27 per violino solo di Eugene Ysaÿe, concepita in un unico movimento e dedicata al violinista spagnolo Manuel Quiroga, in cui Gibboni ha espresso in modo significativo il carattere particolarmente rapsodico e improvvisativo del brano.

Si è poi tornati alla formazione cameristica con la Siciliana dalla Sonatina op.205 di Castelnuovo Tedesco, originale per flauto e chitarra, nella trascrizione per violino e chitarra in cui il pubblico ha potuto apprezzare il carattere musicale neoclassico dell’autore espresso dal dialogo dei due strumenti.

E’ stata quindi la volta dei brani solistici per chitarra. Dai 24 Capricci di Goya op. 195 di Castelnuovo Tedesco Carlotta Dalia ha eseguito il n.18 dal carattere lirico e tenebroso,  e di seguito “Hika” di Leo Brouwer, dedicato al chitarrista Toru Takemitsu, caratterizzato da sonorità delicate e suggestive. In entrambi i brani la giovane chitarrista ha evidenziato notevoli capacità espressive e dinamiche,  con un perfetto controllo del suono e del fraseggio, interpretando magistralmente gli autori proposti.

Per finire il duo ha concluso il programma con due brani di Astor Piazzolla: Caffé 1930 da Histoire du Tango, originale per flauto e chitarra, ed Extasis, originale per bandoneon e quintetto, negli arrangiamenti per violino e chitarra. Qui il carattere lirico e ritmato della musica tanguera del compositore argentino sono stati resi finemente dal dialogo equilibrato dei due strumenti.

Gli applausi calorosi del pubblico, infine, hanno portato il duo ad eseguire due bis: il Cantabile di Paganini e una seconda volta Extasis di Piazzolla.

Il Paganini Genova Festival proseguirà in questi giorni con due appuntamenti alla sala Barabino del Teatro della Gioventù. Martedì pomeriggio (ore 17) la giovane studiosa Clarissa Biscardi terrà una conversazione dal titolo Paganini nelle liriche letterarie e nelle piece teatrali del suo tempo, mentre mercoledì pomeriggio (ore 17) il musicologo Danilo Prefumo, affiancato dalla studiosa Mariateresa Dellaborra presenterà il suo volume critico edito dalla Lim e intitolato Niccolò Paganini – La vita, le opere, il suo tempo.