Sergio Ciomei, l’arte della improvvisazione

Interessante esperimento ieri a Palazzo della Meridiana, quello che Sergio Ciomei, pianista affermato a livello internazionale, ha proposto al numerosissimo pubblico in sala, nell’ambito del Paganini Genova Festival.. L’idea della serata consisteva nel far rivivere un’arte, quella dell’improvvisazione, molto frequente nei secoli scorsi e ormai andata in disuso nella pratica del repertorio classico, a differenza di quello jazz, lasciando che fosse il pubblico ad avere controllo sull’esecuzione.

Per rompere il ghiaccio, Ciomei dà via al concerto con un’improvvisazione sul tema di Buon compleanno, chiedendo al pubblico di indovinare a quali compositori si è ispirato, divertendosi a coinvolgerlo anche in altri brevi esercizi di stile, per poi giungere al fulcro del concerto, proponendo una sorta di storia della musica in cui gli stili di diversi autori, proposti dal pubblico, accompagneranno e modificheranno il tema del Capriccio n.24 di Paganini: Bach, Mozart, Schubert e tanti altri fino a giungere ai compositori più recenti.

Sergio Ciomei durante il concerto

 

Ciomei dimostra grande dimestichezza nel combinare temi di brani diversi in un tema nuovo e unico, nel rendere lo stile di un determinato compositore ben riconoscibile attraverso l’improvvisazione, mettendo in atto quella pratica, molto in voga dal Barocco fino al ‘900, di variare un tema particolarmente popolare, come fece lo stesso Paganini con alcune arie di Rossini o come fecero altri compositori su diversi temi di Paganini.

Il pubblico ha risposto di buon grado a questo esperimento, partecipando sempre di più man mano che la serata proseguiva e dimostrando un vivo apprezzamento per il talento e la creatività di Ciomei.  Una serata insolita, che ha visto sempre Paganini come protagonista, ma trasfigurato nello stile di altri compositori.

Un esperimento ben riuscito, nel quale il pubblico si è lasciato coinvolgere a pieno, tributando all’artista numerosi e sentiti applausi.