Musica e palcoscenici di Natale: l’intervista a Fiorella Colombo

In questo periodo che anticipa le Feste abbiamo chiesto alla musicista, autrice, regista e attrice di teatro per bambini e ragazzi, nonché docente e pedagogista Fiorella Colombo qualche suggestione sul Natale 2020, necessariamente diverso da tutti gli altri, a partire dalla mancanza del palcoscenico e dai ricordi personali.

Quali composizioni meno note al largo pubblico associ alla magia del Natale?

F.C. Amo le musiche tradizionali del Natale, notissime al pubblico, ma  se parliamo di composizioni letterarie “Il canto di Natale” è quella che preferisco, mi riporta immediatamente al Natale. Avremmo dovuto mettere in scena al Teatro Garage di Genova il prossimo 20 dicembre lo spettacolo “È Natale Signor Scrooge”, ispirato proprio all’opera di Dickens, con la compagnia Liberitutti (Alessandro Gajetta, Fabrizio Marchesano, Giuseppe Pellegrini, Lucia Razeto ed io) . Se i teatri resteranno chiusi faremo una pillola video, in modo da non lasciarvi soli.

In questo periodo di “fermo” quali spettacoli delle festività del tuo ricco palmares ricordi con particolare piacere?

F.C. Al primo posto della mia classifica svetta “Lo Schiaccianoci”. Ogni Natale, fin da quando ero piccina, non poteva mancare la storia dello Schiaccianoci, che fosse al cinema o in teatro o semplicemente raccontata. Tant’è che per anni l’ho proposta ai bambini della scuola e del teatro come spettacolo teatrale riadattato per l’infanzia. Ne è poi nato un libro con Erga edizioni “Lo Schiaccianoci”, che contiene tutto il copione da recitare e le musiche magiche dell’opera di Čajkovskij. Un altro spettacolo che metto in scena sempre con piacere è “Santa Claus 2.0”, storia inedita scritta insieme a Fabrizio Marchesano e Hilary Nuvoli. È uno spettacolo che si discosta dalla tradizione, per poi capire che delle tradizioni del Natale non se ne può fare proprio a meno: il Natale digitale, con i regali prenotati online, le letterine dei bambini via e-mail e la lista dei giocattoli sul tablet, sembra aver preso il sopravvento, ma Babbo Natale, con l’aiuto dei bambini e del suo antagonista principale, il Krampus, riporterà all’antico tradizionale splendore il vero Natale.

Quali sono i tuoi ultimi lavori? 

F.C. Ci sono due miei volumi che stanno per essere pubblicati: uno di questi è proprio scritto per il Natale. Si tratta della storia inedita “Il presepe di Francesco”, Erga Edizioni, con la collaborazione del Museo di Cappuccini di Genova. L’altra pubblicazione è il risultato di un lavoro grosso, cominciato lo scorso anno e confluito in un libro che raccoglie ben 32 giochi sulla Costituzione: “Giochiamo con la Costituzione”, sempre di Erga Edizioni. Entrambi sono opere multimediali, albi completamente illustrati, con un testo narrativo, diversi video caricati nei QR code scaricabili direttamente dal libro e con canti inediti. Oggi siamo tutti consapevoli che questo difficile periodo ci offra una preziosa opportunità: cambiare la prospettiva e guardare la realtà con nuovi occhi. Qui si inseriscono queste mie nuove proposte, per un profondo cambiamento nei comportamenti.  Il racconto “Il presepe di Francesco” si snoda dentro una scuola di paese, attraverso questa narrazione moderna e attuale racconterò le origini del presepe e il suo significato simbolico, con il grosso contributo degli amici del Museo dei Cappuccini. La storia rimanda alla figura di San Francesco e alla sua scelta consapevole di povertà, che ha molto da insegnarci su come poter porsi di fronte a questa nuova vita, per scoprire come debba essere vissuta e restituire piena dignità a tutti gli uomini. E parlando di “dignità” s’innesta il lavoro sulla Costituzione, una serie di giochi sui suoi articoli più intensi e significativi, affinché anche i bambini possano accostarsi a questa meravigliosa Carta divertendosi. Perché anche questa pubblicazione ha un legame con il Natale? Perché la Costituzione è un regalo prezioso, da mettere sotto l’albero, per poterla riscoprire e rispolverare insieme ai vostri bambini! Buon Natale!