L’8 marzo è la festa della donna.
Personalmente la ritengo una festa senza alcun significato. La festa della donna dovrebbe essere FESTA tutto l’anno perché le donne che ci circondano sono quelle che arricchiscono la vita.
Io sono stato educato da un nugolo di donne, madre, nonne, zie, cugine (anche se tutte un poco femministe) e sono sempre stato oggetto di grandi manifestazioni d’amore.
Poi nella mia vita sono entrate altre donne: mia moglie e poi figlia e nipote e sempre la stessa storia: amore.
Quando siamo tristi, che ci consola? Quando siamo ammalati, chi ci cura? Quando siamo depressi per guai sul lavoro, chi ci capisce? Sempre le donne che io ho sempre chiamato, facendole sorridere “l’angelo del focolare” perché è bello rientrare a casa la sera dopo una giornata di lavoro non sempre soddisfacente e trovare una luce accesa e due braccia che ti accolgono.
L’ho sempre pensato e adesso che sono solo quanto torno a casa e giro la chiave nella toppa mi prende una senso di inquietudine.
Anche adesso che con la mia famiglia abbiamo incontrato il “signor” Covid 19, ognuno chiuso in casa sua, chi si prende cura di me? Una donna, una signora che non si contenta di mettermi la spesa sulla zerbino, ma, certo con la mascherina, entra in casa e all’occorrenza mi prepara anche il pasto.
Dunque, dopo tutto questo mi pare impossibile che si possa pensare alla violenza verso le donne. E’ semplicemente necessario educare gli uomini ad essere coscienti del tesoro che hanno al fianco e l’educazione a chi spetta? Non alla società, ma, principalmente, guarda caso, alle singole donne, specialmente le madri che, come ha fatto la mia, devono insegnare ai loro figli il rispetto per le donne che incontreranno nella loro vita.
Alcuni diranno, anche certe donne sono cattive, ma anche in quei casi tutto dipende dall’educazione ricevuta da altre donne
Alla fine di questo sfogo è inutile regalare la mimosa accompagnata da una coltellata. Niente mimosa, ma un bacio oppure, meglio, la mimosa e un abbraccio di ringraziamento.
VIVA L’OTTOMARZO