8 marzo: cosa ci insegna l’opera lirica

La giornata delle donne serve a ricordare le conquiste sociali, economiche della donna ma anche le discriminazioni e le violenze subite da essa.

Per molti anni la donna è stata una vittima sociale, esclusa dal diritto di voto, dalla facoltà di studiare, di informarsi, di essere un’artista, di avere un trattamento economico pari a quello maschile ma soprattutto di essere libera.

Nell’opera lirica ci sono numerosi esempi di eroine che hanno avuto il coraggio di compiere grandi gesti, e loro, in questo giorno così importante, servono a farci ricordare il ruolo della donna,  con la loro grandezza, il loro coraggio e soprattutto la loro capacità di amare.

Una scena di Tosca

Un grande modello è quella di Tosca, anticonformista e coraggiosa che vive di arte e di amore. E proprio questo suo grande amore per Cavaradossi, la porterà ad uccidere Scarpia. Questo gesto estremo è simbolo della resistenza e del non piegarsi al volere di chi vuole approfittarsi di lei. Il direttore d’orchestra Daniel Oren la considera la prima femminista del melodramma perché diventa paladina delle donne svilite al rango di oggetto di piacere.

La forza più grande di noi donne, è quella di amare, e di farlo come nessun altro. Un esempio di questo amore puro è quello di Violetta nella Traviata, che accetta un grandissimo sacrificio per Alfredo, rinunciando alla sua felicità per non compromettere quella di un’altra persona.

Ma soprattutto, il suo amore e la sua generosità, si esprimono nell’ultimo atto, quando Violetta, in punto di morte, raccomanda ad Alfredo di rifarsi una vita, di innamorarsi di nuovo e di sposarsi con un’altra donna, benedicendo la loro unione con un medaglione riportante la sua immagine.

Un’altra eroina del melodramma, capace di ispirare molte donne, è sicuramente Susanna delle Nozze di Figaro di Mozart. Lei è la cameriera della contessa, e futura sposa di Figaro. Il conte di Almaviva, marito della contessa, vuole approfittare di lei rivendicando lo Ius primae noctis.

Susanna si mostra un vero e proprio esempio di donna, capace di difendersi, di essere forte e di ribellarsi contro il suo superiore.

L’elenco delle “eroine” sarebbe lungo. Pensiamo a Carmen, travolgente e sensuale femminista, oppure Ciociosan in Madama Butterfly o, ancora, Desdemona travolta dall’insana gelosia del marito o, infine, Lucia di Lammermoor sacrificata alla ragion di stato. Nel mondo della lirica, parallelo a quello reale, è quasi sempre la donna a giganteggiare con la sua umanità, i suoi sentimenti, la sua capacità di sacrificarsi. I Cavaradossi, i Pinkerton, gli Alfredo, sono figure sbiadite e insignificanti senza la loro  controparte femminile.

Le eroine che abbiamo citato sono dunque una piccola parte di una folta schiera di donne in rappresentanza di un articolato universo femminile che ha avuto il coraggio e la forza di combattere, di imporre la propria dignità e il proprio amore in un mondo ancora troppo spesso maschilista.

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