5 marzo 1955: le magie di Visconti e il trionfo della Callas e della Fracci

Il 5 marzo 1955 la Scala portò in scena La Sonnambula di Bellini con la regia di Luchino visconti . Maria Callas, nelle semplici vesti di Amina, condivideva il palco con Nicola Monti, Nicola Zaccaria e una giovanissima Fiorenza Cossotto nel ruolo di Teresa. Sul podio Leonard Berstein. La Callas nella sua interpretazione rendeva infuocata e viva anche una pura e giovane villana elvetica. Le variazioni della ripresa della cabaletta finale erano un indemoniato e irresistibile motore di rossi suoni: la malinconica e incolpevole rea, finalmente scagionata da false accuse, sprizzava gioia ed entusiasmo da tutti i pori. L’energia della Callas fu talmente contagiosa che il finale dell’opera si trasformò in un trambusto di applausi, ovazioni, urla approvanti e sovracuti.

La Callas con Luchino Visconti

Dopo La sonnambula callasiana del 1955, diretta da Leonard Bernstein, Eugenio Montale scrisse: «Fenomenale soprano leggero tragico di sapore espressionistico. Quando non canterà più lascerà dietro di sé una leggenda». La leggenda c’è, più viva che mai.

Ma quella edizione storica, per la straordinaria interpretazione della ‘divina’ rimane memorabile anche per un altro fatto. Seguiva la ‘prima’ dell’opera un balletto in cui esordì Carla Fracci.  La giovanissima Carla , appena diplomata alla Scuola della Scala, si esibì  ne Le Spectre de la rose (un Pas de Deux, in un atto, coreografia di Michel Fokine, musica dì Carl Maria von Weber), che stupì il teatro. Di solito finita l’opera il pubblico si alza e lascia il teatro, disinteressando del ‘saggio’ dei giovani. Ma il grande Visconti aveva sguinzagliato i suoi collaboratori ad esortare il pubblico a restare, perché, diceva: ‘La Fraccina va vista, va vista…’  E il pubblico restò ed applaudì.

Visconti aveva visto giusto riguardo il telento di Carla e naturalmente non fu l’unico, e per Carla la Scala fu il punto di partenza del suo successo internazionale.

Ora come Maria Callas anche Carla Fracci è già leggenda.

La giovane Carla Fracci