Nervi: si parte con Mendelssohn e Shakespeare

Ieri sera nella suggestiva cornice dei parchi di Nervi ha debuttato il Music Ballet Festival 2021 con una prima assoluta: Sogno di una notte di mezza estate da William Shakespeare in forma semiscenica, una produzione nuova che ha visto la collaborazione del Teatro Carlo Felice con il Teatro Nazionale di Genova.

Un’apertura molto attesa quella del Festival nerviese, inaugurato nel 1955 e che negli anni ha visto il debutto di importantissimi ballerini, fra cui nel 1957 quello di Carla Fracci, e accolta con entusiasmo dal numeroso pubblico in sala. Rispetto allo scorso anno la platea è stata in parte modificata, il palcoscenico sensibilmente ampliato e sono state montate nuove e più funzionali torri luce. Una struttura efficiente che dopo il Festival accoglierà anche il cinema all’aperto nella programmazione voluta dal Comun e di Genova.

L’attrice Caterina Murino

Lo spettacolo, nato da un’idea di Davide Livermore, ha visto la regia di Allex Aguilera che ha affidato all’attrice Caterina Murino una selezione di melologhi tratti dal lavoro shakespeariano accompagnati sullo sfondo dalle immagini in movimento della Video arte di D-Wok atte a rimandare le ambientazioni e i personaggi fantastici della storia.

Protagonista principale della serata la musica di Felix Mendelssohn, scritta in occasione della rappresentazione della commedia del drammaturgo inglese al Palazzo di Potsdam nel 1843 al cospetto di Federico Guglielmo IV di Prussia e affidata all’esecuzione dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice, diretti da Roland Böer e dalle voci soliste di Giorgia Rotolo, soprano e Carlotta Vichi, mezzosoprano.

Le due cantanti soliste, Giorgia Rotolo e Carlotta Vichi

 

Nonostante i parchi abbiano rappresentato l’ambientazione perfetta per la commedia shakespeariana, immergendo il pubblico in una sorta di bosco incantato, l’acustica e l’amplificazione non hanno favorito la piena resa delle raffinate e delicate musiche di scena. Da lodare pertanto i musicisti che nonostante le difficoltà hanno eseguito con maestria la partitura.

Accattivante e coinvolgente l’interpretazione di Caterina Murino che si è districata nell’impersonificazione dei diversi personaggi shakespeariani supportata non sempre in modo adeguato dalla proiezione visiva spesso statica e poco comprensibile.

Uno spettacolo sicuramente interessante e innovativo per l’utilizzo della Video arte, ma forse di non facile fruizione, in quanto per poter comprendere appieno i melologhi recitati era necessario conoscere l’intricata commedia shakespeariana e che pertanto ha lasciato il pubblico con qualche perplessità negli applausi finali.

Una bella ripresa di platea e palcoscenico