Carlo Aonzo con Mandolitaly ad Arliod, importante tappa dei concerti estivi

Secondo appuntamento sabato 17 luglio alle ore 18 in Località Arliod (Valpelline) per il Festival Combin En Musique con “Mandolitaly” che vedrà protagonisti Carlo Aonzo, Lorenzo Piccone e Luciano Puppo (Carlo Aonzo Trio). Il Festival Combin en Musique, quest’anno ancora più ricco di eventi, è ideato e curato dall’associazione culturale Combin en Arts, realizzato col sostegno del Consiglio Valle, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, Turismo, Sport e Commercio e dei Comuni di Doues, Ollomont e Valpelline.
 MANDOLITALY
“Mandolitaly” affronterà un viaggio lungo la tradizione italiana alla riscoperta della colonna sonora del nostro Paese. Da Calace a Modugno, il mandolino spariglia le carte e getta una luce nuova sulla nostra memoria musicale. Attraversando l’intera penisola, “Mandolitaly” interpreta le pagine musicali simbolo della tradizione del Bel Paese nel mondo e colonna sonora di intere generazioni di italiani. Gli arrangiamenti del Trio creano nuove suggestioni, esaltando l’espressività dello strumento italiano per eccellenza, con inedite armonie in bilico tra passato e presente. Dalle internazionali Arrivederci Roma e Roma nun fa la stupida stasera ai grandi padri storici del mandolino come Carlo Munier, con un tuffo nel repertorio classico, il tutto come sempre rivisitato negli arrangiamenti, che prediligono la contaminazione tra diversi stili, caratteristica del Trio.
“Il nostro Trio -spiega il Maestro Carlo Aonzo – è un progetto incentrato su uno strumento, il mandolino, che è il simbolo dell’Italia e che, a torto, resta negletto nell’immaginario collettivo. In realtà è solare, ci rappresenta sia per la tradizione che per la cultura. Dall’incontro con due straordinari musicisti, come Lorenzo Piccone e Luciano Puppo, sono nati già due album.
Il primo, intitolato “A Mandolin Journey”, è un omaggio ai viaggi avventurosi dei primi migranti con 15 brani in cui il mandolino approda nelle Americhe trasformandosi sino ad abbracciare i ritmi complessi sudamericani o quelli tipici dello swing. Il secondo è appunto “Mandolitaly” con cui rivisitiamo le nostre tradizioni attraverso pezzi iconici delle varie regioni, sempre reinterpretandoli con il nostro sound e con contaminazioni che sfociano nel jazz e nel prog”.
Musicista colto e fuori dagli schemi, Carlo Aonzo ha riversato su questo strumento l’arte barocca della meraviglia: quell’abilità di mettere lo spettatore di fronte alla magia di cui è capace l’arte uscendo dall’usuale e dal consueto per affondare semplicemente nel vasto e poliedrico mondo della creatività, che non ha e non vuole avere limiti. E così l’arrangiamento di Nel blu dipinto di blu, che abbiamo ascoltato nella nostra vita in tutte le versioni possibili e immaginabili, si lascia contaminare dal blues, dalla reggae music e dai ritmi sudamericani. E John Coltrane viene, viceversa, immaginato a tarantellare fra le vie di Napoli. Swing, jazz, ritmi complessi, con forti influenze statunitensi e sudamericane, unendo in un mix ricco di atmosfere e sonorità musica colta e tradizione, valori artistico-musicali estremamente importanti del nostro Paese.