Il ritorno di Levante: aspettando Nervi, perdendosi fra le pagine

Il 24 luglio prossimo arriverà ai Parchi di Nervi, ospite del “Nervi Music Ballet Festival 2021” Levante. Artista poliedrica, cantautrice talentuosa, ora anche scrittrice. Una preziosa occasione per poter, finalmente, riascoltare i suoi più grandi successi dal vivo. Da Gesù Cristo sono io a Abbi cura di te, Alfonso, Tikibombom e molti altri.

Levante, cantautrice di talento e ora scrittrice

 

“Andrà tutto bene” cantava Claudia Lagona, in arte Levante, nell’ottobre 2019, nel singolo estratto dall’album Magmamemoria, in una canzone diventata, col senno di poi, tristemente profetica.

“Questo è il futuro che sognavi per te?”. Certo che no, nessuno di noi lo avrebbe immaginato così.

Nemmeno il lockdown, però, ha fermato Levante, talentuosa cantautrice siciliana di adozione torinese, che ci ha stupiti e deliziati con esibizioni casalinghe online e l’uscita di due singoli: “Sirene”, uscito nell’estate 2020, in cui raccontava la strana estate postpandemica (“Distanti, quanti metri servono a renderci tristi? Ma noi siamo amanti, sai ancora abbracciarmi? Ci pensi alla lista delle cose da rifare quando andremo avanti? Quando andremo avanti…”) e “Dall’alba al tramonto”, uscito il 21 maggio 2021.

Ma Levante in questi anni ci ha abituati alla sua natura poliedrica e ha recentemente dato alle stampe E questo cuore non mente (Rizzoli, 18 Euro), terzo romanzo dell’artista dopo Se non ti vedo non esisti e Questa è l’ultima volta che ti dimentico.

Dopo un debutto letterario ancora acerbo, notiamo in questo testo una notevole maturità narrativa, ritrovando fra le pagine la grande abilità dell’autrice nel manipolare le parole, come ingredienti sapientemente mixati per emozionare. Il romanzo si presenta quasi come un flusso di coscienza della protagonista Anita, che nel suo raccontarsi con l’analista ripercorre le tappe della sua storia con Marco, per liberarsi l’anima e ritrovare se stessa.

Un romanzo piacevole e delicato nel quale ritrovare i meccanismi del cuore che accumunano un po’ tutti.