Teatro Nazionale: il cartellone fra G8 e impegno per lo sviluppo sostenibile

In una conferenza-mega show con presentatori (gli attori Alice Giroldini e Sax Nicosia), interventi musicali (Stellare-Sartoria Sonora), una quindicina di ospiti accolti dal presidente Alessandro Giglio e dal direttore artistico Davide Livermore, questa mattina è stata presentata al teatro Ivo Chiesa la nuova stagione del Teatro Nazionale. Fra i vari interventi si cita qui quello, online, del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini che, oltre a sottolineare l’importanza del teatro come veicolo di impegno civile e di strumento di conservazione della memoria, ma anche di laboratorio per un futuro sempre più ricco di stimoli culturali, a proposito dell’immediato futuro ha dichiarato: “Il 30 settembre si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico per valutare la situazione e decidere eventuali modifiche alle attuali regole. Ho espresso il parere  relativo all’aumento della capienza di teatri e di cinema. Con tutte le  precauzioni messe in atto fra mascherine e greenpass, ritengo che i luoghi dello spettacolo siano assolutamente sicuri e che gli spettatori possano stare l’uno accanto all’altro a una distanza anche inferiore del metro, così come accade in altri ambiti. Spero che il mio suggerimento sia accolto per tornare a vedere in piena attività teatri e cinema”.

Davide Livermore davanti al manifesto della stagione (foto Andrea Leoni)

 

“C’è nel teatro un piacere unico, che deriva dalla gioia di condividere con il pubblico sentimenti, visioni, poesia, emozioni” afferma il Direttore Davide Livermore. “Il teatro è il regno dell’Umanità, è lo spazio e il tempo della riflessione su chi siamo. Per questo abbiamo scelto “Human Pride” come titolo della stagione: l’orgoglio di essere umani, l’orgoglio di essere insieme”.  Un concetto che viene ribadito anche in musica – grazie a un brano scritto dalla cantautrice genovese Giua, che farà da colonna sonora alla stagione – e che si lega alla scelta di aderire all’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) per sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (7 in particolare tra i 16 totali). “Favorire la qualità del vivere comune fa parte della nostra missione” spiega ancora Davide Livermore. “Il teatro è benessere, insegna lo sguardo critico, lavora per la collettività, è custode di civiltà e democrazia”.

“Desideriamo ringraziare dal profondo del cuore il nostro pubblico che, nonostante i tempi difficili che ci siamo tutti trovati ad affrontare, ci ha sempre fatto sentire la propria vicinanza, tornando in sala senza esitazione non appena è stato possibile e decretando il successo di un grande evento di piazza come La congiura del Fiesco” dichiara il Presidente Alessandro Giglio. “Il nostro impegno costante è di offrire loro il meglio, cercando di soddisfare le esigenze delle diverse fasce di pubblico, dalle famiglie al mondo della scuola e dell’università, e garantire il rispetto delle regole perché tutti gli spettatori possano sentirsi tranquilli nei nostri teatri”.

L’intervento del Ministro Franceschini

 

Nel 2022 ricorre il bicentenario della nascita di Adelaide Ristori, attrice di fama internazionale, proto-manager, esempio di emancipazione femminile ante litteram, figura chiave dell’Ottocento teatrale. A lei il Teatro Nazionale di Genova dedica la stagione e una nuova versione della Lady Macbeth, il celebre adattamento creato per lei da Giulio Carcano, ora presentato con la regia di Davide Livermore e l’interpretazione di Elisabetta Pozzi. Allo stesso tempo, in un costante e vitale dialogo tra passato, presente e futuro, sceglie simbolicamente come immagine per la comunicazione un Qr-code, segno per eccellenza dei nostri tempi, e si apre con decisione alle nuove tecnologie, sperimentando la realtà aumentata, in collaborazione con l’azienda genovese ETT Solutions, leader nell’innovazione multimediale.

Bisio in “La mia vita racconta male” (foto Federico Pitto)

 

Da ottobre 2021 a maggio 2022 il cartellone tra produzioni e ospitalità accoglie molti tra i grandi protagonisti della scena teatrale, da Valerio Binasco a Claudio Bisio, da Silvio Orlando ad Ambra Angiolini, da Ascanio Celestini ai Motus, da Marina Massironi ad Alessandro Gassmann, da Stefano Massini ad Agrupación Serrano, da Umberto Orsini a Glauco Mauri, da Angela Finocchiaro ad Elio, da Virgilio Sienia Milvia Marigliano, da Sonia Bergamasco a Federica Fracassi, solo per citarne una piccola parte, oltre che dare spazio a un gran numero di giovani compagnie e registi e registe, attrici e attori che si stanno affermando nel panorama teatrale italiano. Gli spettacoli saranno messi in vendita in due tranche (si apre a dicembre la vendita per gli eventi da gennaio in poi) ma gli abbonamenti acquistati adesso (proposti per la prima volta anche con vantaggiose formule ricaricabili) potranno essere utilizzati sull’intero cartellone.

La stagione si apre con la rassegna Il mondo che abbiamo, curata dal dramaturg Andrea Porcheddu nell’ambito del G8 Project, l’articolato programma di iniziative per ricordare il ventennale del G8 di Genova. Nove spettacoli di produzione, scritti per l’occasione da autrici e autori di caratura internazionale, ciascuno in rappresentanza di uno dei “Grandi” presenti al G8 di Genova – Roland Schimmelpfennig (Germania), Nathalie Fillion (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Fausto Paravidino (Italia), Sabrina Mahfouz(Uk), Toshiro Suzue (Giappone), Wendy MacLeod (USA), Ivan Vyrypaev (Russia) e Fabrice Murgia (Belgio, in rappresentanza dell’Unione Europea) – debuttano in prima assoluta in una straordinaria maratona teatrale sabato 9 ottobre e vengono poi proposti al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena sino al 27 ottobre, abbinati 2 o 3 per sera. Diretti da Giorgina Pi, Mercedes Martini, Serena Sinigaglia, Thea Dellavalle, Teodoro Bonci del Bene, Kiara Pipino e Thaiz Bozano, oltre che da Fausto Paravidino eNathalie Fillion che mettono in scena i propri testi, gli spettacoli (tradotti in italiano) riflettono con una grande varietà di toni sui primi venti anni del nostro millennio.

Oltre al G8 Project, rientra nel quadro delle celebrazioni per i 70 anni del Teatro di Genova la rassegna condotta da Alessandro Giglio Settant’anni a Genova, teatro e cronaca (Teatro Ivo Chiesa, 25 ottobre-13 dicembre): sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio, dagli anni ’50 ai giorni nostri, in compagnia di grandi protagonisti del teatro italiano.

Contemporaneamente al Teatro Eleonora Duse il 15 di ottobre si apre Next Generation Women, XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, che sino al 27 novembre presenta, prevalentemente alla Sala Mercato, una serie di spettacoli declinati al femminile – tra le artiste coinvolte Laura Curino, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Giuliana Musso. Diversi eventi della manifestazione diretta da Consuelo Barilari vengono realizzati in residenza al Teatro Nazionale di Genova. Da settembre, infatti, è iniziata concretamente l’attività della nuova Factory del Teatro Nazionale di Genova, che trasforma la Sala Mercato in un hub creativo, destinato ad accogliere in residenza le realtà del territorio e a favorire la crescita di giovani artisti e compagnie.

Tanti e diversificati tra loro gli spettacoli presenti in cartellone. A parte il già citato allestimento di Lady Macbethdiretto da Davide Livermore, le cui date sono in fase di definizione, tra le novità sarà finalmente possibile vedere La mia vita raccontata male, in cui Claudio Bisio si confronta con i testi di Francesco Piccolo con la regia di Giorgio Gallione (Teatro Ivo Chiesa 18-23 gennaio), Miracoli metropolitani di Carrozzeria Orfeo, coprodotto con Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini (Teatro Gustavo Modena 16-28 novembre), Il mercato della carne di Bruno Fornasari, diretto da Simone Toni e interpretato dai 12 giovani attori che si sono diplomati lo scorso anno alla Scuola di Recitazione (Sala Mercato 3-12 maggio) e Autunno in aprile (Teatro Eleonora Duse, 26 novembre – 5 dicembre), regia di Elena Gigliotti, sequel della saga tutta al femminile di Carolina África Martín Pajares. Chi l’avesse perso, potrà poi recuperare il primo capitolo, Estate in dicembre, regia di Andrea Collavino (Sala Mercato 23-25 marzo).

Tra le riprese anche i due spettacoli diretti da Giorgio GallioneIl grigio di Gaber e Luporini (Teatro Eleonora Duse, 9-14 novembre) protagonista Elio e Alda. Diario di una diversa (15-20 febbraio) con Milvia Marigliano a dare voce al mondo di Alda Merini – e le due produzioni presentate prima dell’estate alla riapertura dei teatri, Grounded di George Brant con Linda Gennari, regia di Davide Livermore (Teatro Ivo Chiesa, 25 febbraio-6 marzo), e Solaris dal romanzo fantascientifico di Stanislaw Lem, diretto da Andrea De Rosa, protagonista Federica Rosellini (Teatro Gustavo Modena, 9-14 novembre).

Una scena di “Grounded” (foto Federico Pitto)

 

Tra le ospitalità saranno proposti anche alcuni degli spettacoli precedentemente saltati a causa del lockdown: Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen con la regia di Arturo Cirillo (Teatro Gustavo Modena 15-20 febbraio), Il nodo di Johnna Adams con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno per la regia di Serena Sinigaglia (Teatro Gustavo Modena 9-13 febbraio), Fronte del porto con la regia di Alessandro Gassmann (Teatro Ivo Chiesa 1-5 dicembre), Oblivion Rhapsody con gli Oblivion (Teatro Ivo Chiesa 25-28 novembre), Creatura di sabbia da Tahar Ben Jelloun con la regia di Daniela Ardini (Teatro Eleonora Duse, 16-19 dicembre).

 L’intero programma è consultabile sul sito del Teatro, www.teatronazionalegenova.it