Martedì 9 novembre alle 18 a Palazzo della Meridiana, sala 900, la senatrice Elena Cattaneo dialogherà con i moderatori e il pubblico sulla sua recente pubblicazione “Armati di Scienza” per Raffaello Cortina Editore. Prenotazioni allo 010 2541996 o segreteria@palazzodellameridiana.it
Un condensato di casistica, di connessioni tra scienza e politica, di rivelazioni e di fake news insospettabili, una lettura critica capace di motivare ognuno di noi al ruolo di cittadino coscienzioso, ma anche di padrone del proprio destino biologico. Un libro dunque rivolto a tutti, nel risveglio delle coscienze e della conoscenza, di quella perfetta informazione che già gli economisti declinavano come tendenza alla perfezione, alla reale possibilità di scelta.
Tolti i macro-condizionamenti non resta che affrontare le pagine di una sorta di piazza virtuale, talmente aperta che la senatrice nella prefazione lascia, per impressioni o approfondimenti, il suo indirizzo elena.cattaneo@senato.it , da cui realmente risponde ad ogni input.
Molteplici gli argomenti affrontati da quell’oggetto vivente più piccolo di 160 nanometri che ci ha scombussolato la vita, chiamato sars-cov-2 , per tutti la pandemia social sino alla distribuzione dei fondi pubblici per la ricerca e al modello di fondazione di diritto privato dell’IIT di Genova tracciato nella ricostruzione della senatrice sin dalla nascita ad oggi, ufficio comunicazione compreso, e visto in paragone anche con il polo di ricerca “Applied sciences New York City”.
Fa molto riflettere, a mio avviso, la sezione intitolata “Naturale non fa rima con salutare”, non solo perché la componente benefica non è scissa dalla venefica, ma per la demonizzazione di alcuni prodotti dell’agricoltura quale l’erbicida glifosato, per poi scoprire che per l’uomo e per l’ambiente (in termini di carenza, intervallo di sicurezza e persistenza nel suolo) sono molto più pericolose altre sostanze usate di routine nell’agricoltura biologica. Non solo: la strategia Farm to Fork lanciata nel Green Deal che ha tra i suoi obiettivi di ridurre del 50% entro il 2030 l’uso di pesticidi e incentivare l’agricoltura biologica al 25% del totale delle superfici non sembra poi la panacea di tutti i mali. Secondo diversi studi comporterebbe anche conseguenze opposte per mantenere i livelli di produttività attuale come il 12% in più di gas serra, un consumo di acqua nettamente superiore, circa 60%, e un consumo del suolo maggiore del 33%.
Altri target centrati: la decostruzione della pseudoscienza, della superstizione, dell’ignavia di stato in favore della meritocrazia, della libertà di ricerca, della trasparenza dell’informazione, ma anche della riflessione sulla storia (si citano tra gli altri gli scavi vicino a Mantova che riportano alla luce il momento della Seconda Guerra Mondiale o la marcia del Davai, davai in Russia del 1942-43) e delle pari opportunità per trovare il punto di rottura di un soffitto di cristallo che ancor oggi non è scomparso. Già Rita Levi Montalcini considerava inaccettabile che a condizionare istruzione e affermazione di una persona fosse il fatto casuale di avere nel dna due cromosomi X invece che un cromosoma X e uno Y.
Si impara così ad adoperare il pensiero critico, proprio come quei 21 giovani in visita in Senato citati nel corso delle pagine, con l’invito della senatrice che più resta impresso: “Spetta ai ragazzi non cedere alla paura di conoscere”.