David Garrett – il violinista del Diavolo – infiamma il Carlo Felice

Ha debuttato ieri sera al Carlo Felice di Genova l’Alive tour 2022 di David Garrett che nelle prossime settimane lo vedrà impegnato in 5 tappe italiane.

Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, l’artista è tornato finalmente sul palco desideroso di esibirsi di fronte a un pubblico live. Alive, il nome del tour, vuole proprio celebrare il ritorno alla vita – come afferma l’artista – e alla musica crossover, spingendosi verso una nuova frontiera in grado di mescolare il virtuosismo della musica classica con i grandi successi pop e rock di tutti i tempi.

E così, con grandissima attesa dei suoi fans che aspettavano questo momento dal 2020 riempiendo la sala del teatro, ad aprire il concerto è stato Enter Sandman dei Metallica. Non appena si sono spente le luci, gli occhi del pubblico sono stati puntati tutti sul palco per l’uscita dell’artista che a sorpresa è apparso da una delle porte laterali della platea scatenando lo stupore e l’entusiasmo generale proprio come nel Violinista del Diavolo!

A seguire Hit the road Jack di Ray Charles, che ha trasportato la platea dalle sonorità rock aggressive dell’heavy metal a quelle ritmate e sincopate del blues con un’incredibile spontaneità e naturalezza.

È stata poi la volta di un grande classico della Walt Disney Beauty and the Beast – la Bella e la Bestia – che in un attimo ha fatto sognare gli spettatori ad occhi aperti. Come dimenticare l’incredibile storia d’amore tra la giovane Belle e la spaventosa Bestia, celebrata dalle note della dolce melodia: È una storia sai, vera più che mai…

Svanito l’incanto al termine della canzone, è stato il momento della tensione e del mistero di Smooth Criminal di Michael Jackson, che ha trascinato il pubblico con grandi applausi a tempo di musica.

 

David Garrett durante il concerto (foto di Roberto Bobbio)

 

Ma la straordinaria versatilità di Garrett non si è fermata qui. Il grande virtuoso del violino, infatti, ha proposto alcuni estratti delle pagine più toccanti del repertorio classico, riarrangiati in versione rock, a partire dalla Danza dei cavalieri dal Romeo e Giulietta di Prokofiev, alternandoli ai grandi successi pop moderni come Happy di Pharrell Williams e Shallow di Lady Gaga. In particolare, per l’esecuzione di Happy Garrett si è avvalso del supporto di due pedaliere multieffetto, sovrapponendo parti di violino preregistrate a parti suonate live a loro volta registrate sovrapposte, dimostrando un’incredibile abilità tecnica.

A seguire, uno dietro l’altro: la famosissima Stayin’ alive dei Bee Gees, un estratto del primo movimento della Quinta Sinfonia di Beethoven, Imagine di John Lennon, il Confutatis dal Requiem di Mozart e Come together dei Beatles. La serenità con cui Garrett affronta ogni brano è impressionante, dimostrandosi perfettamente a suo agio in ogni tipo di repertorio e coinvolgendo con passione il pubblico. Cantabilità e virtuosismo si alternano di continuo con estrema fluidità, emozionando sempre e allo stesso modo proprio secondo il desiderio del violinista.

Dopo una breve pausa, il secondo tempo ha visto l’esecuzione di ben 11 brani. Partendo da Paint it black dei Rolling Stones, si è passati alla musica tradizionale italiana con la Tarantella napoletana per arrivare al rock progressivo dei Jethro Tull con A song for Jeffrey.

Garrett ha dunque voluto dedicare al pubblico un brano del repertorio classico per violino solo, eseguendo il primo movimento Adagio della Sonata No.1 in Sol minore di Bach (BWV 1001). Un momento davvero emozionante, in cui, calato il silenzio, il violinista ha incantato la platea, dimostrando tutte le sue abilità tecnico-espressive.

A seguire l’incalzante successione di brani che ha trascinato gli spettatori alla conclusione: Purple rain di Prince, un mash-up del tema de La forza del destino di Verdi e Bella ciao!, un estratto della celebre colonna sonora di Pirati dei Caraibi, un estratto del secondo movimento della Settima Sinfonia di Beethoven, Music di John Miles e una scenografica performance di Thriller di Michael Jackson.

Per l’esecuzione della Settima l’artista ha chiesto espressamente al pubblico di lasciare i cellulari usati per filmare e fotografare, per chiudere gli occhi e lasciarsi all’emozione che solo la musica può suscitare nell’animo.

Infine, Viva la vida dei Coldplay, eseguita sempre con il supporto della pedaliera multieffetto, ha infiammato l’entusiasmo del pubblico.

Grandissimi applausi e standing ovation! Così Garrett è tornato sul palco per concedere il bis, What a wonderful world di Louis Armstrong, eseguita “a luce di candela” con le torce dei cellulari.