Politeama Genovese, tutto esaurito per l’energia del Kataklò Athletic Dance Theatre

Arte, acrobazia, suono, ritmo, danza si uniscono nel Kataklò Athletic Dance Theatre. Un vero e proprio teatro fisico, quello che ha conquistato il Politeama Genovese nella sera del 14 marzo tra richiami alla black music e quadri mitologici in una sorta di vitalismo cosmico che tutto coaugula. A volte è la natura, l’oceano o le montagne, altre un’atmosfera ancestrale, altre ancora è ironia pura come la parodia dei centri wellness e le maschere tipo dei palestrati, in performance dei singoli o collettivi, in cui la parola d’ordine è energia.

Una forza e una dirompenza che rima con la precisione assoluta del gesto al contempo atletico e di poesia. A volte si conduce direttamente lo spettatore in un vero e proprio turbine di movimenti godibili soprattutto nella visione d’insieme che provocano una vertigine, uno spaesamento. Non sono mancate le ipnotiche musiche anni Ottanta, sul finale luccicante, a condire il tutto.

Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei sei danzatori in scena, firma uno spettacolo che accosta frammenti inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza: raccogliamo tutti i pezzi, ricostruiamoci, rigeneriamoci, mostriamoci nuovi, ma sempre fedeli a noi stessi. Insomma, torniamo a ballare! L’idea del ritorno diventa fil rouge per tutte le scelte artistiche e così i costumi, riadattati e rinnovati da vecchie produzioni, perseguono lo stesso ideale di recupero. Kataklò è danza sportiva, è teatro di intrattenimento, è evasione, è ironia: per condensarlo in una sola espressione è vera e propria arte del palcoscenico. Pubblico caloroso, lunghi applausi.