Teatro Nazionale: 66 spettacoli per una grande stagione

L’appuntamento è per il 12 ottobre. Al Teatro Modena debutterà La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod. Lo spettacolo, in prima nazionale, con gli attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid, segnerà l’avvio della nuova stagione del Teatro Nazionale di Genova.

La vide es sueno

 

Un cartellone quello ideato dal direttore artistico Davide Livermore, decisamente fitto, con ben 66 spettacoli, di cui 20 produzioni tra partecipazioni internazionali, nuove collaborazioni artistiche, e un convinto investimento su una nuova generazione di registe e registi.

Un cartellone, ancora, che spazia dai classici alla drammaturgia contemporanea, dalla letteratura al cinema.

«Con oltre 105.000 spettatori nelle nostre quattro sale, una netta ripresa nella vendita degli abbonamenti, ritornati quasi ai numeri pre-covid, e un rilevante aumento del pubblico under 35 non possiamo che ritenerci soddisfatti della stagione appena conclusa» ha affermato Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova.

«Non vediamo l’ora di immergerci insieme ai nostri spettatori nella nuova stagione – ha dichiarato Davide Livermore – Una miriade di storie e personaggi per viaggiare in luoghi diversi, nel passato e nel futuro, o tuffarsi nel presente, per guardare al nostro mondo da prospettive diverse, preziosi universi immaginari che ci permettono di conoscere meglio noi stessi. Il teatro è un rito antico e moderno, denso di “maraviglia” come l’umanità stessa, ed è certamente meraviglioso potersi trovare ancora insieme a celebrarlo».

 

Le produzioni

Tra le nuove produzioni, grande attesa per Fantozzi. Una tragedia, regia di Davide Livermore, che porta in teatro i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. Prodotto dal Teatro Nazionale di Genova insieme a Enfi Teatro e Nuovo Teatro Parioli, interpretato da Gianni Fantoni, che è stato a lungo a fianco di Paolo Villaggio, e da un folto cast ancora in via di definizione, lo spettacolo sarà in scena in prima assoluta al Teatro Ivo Chiesa dal 30 gennaio al 11 febbraio 2024.

È legato al cinema e alla letteratura anche Gente comune, secondo spettacolo in cartellone (Teatro Modena, dal 3 al 19 maggio) diretto da Davide Livermore, che passa dalla tragedia al dramma borghese e rinnova il sodalizio produttivo con il Teatro Stabile di Torino. La storia della perfetta famiglia americana che va in pezzi dopo l’accidentale morte di un figlio, impressa nella memoria di molti grazie al film di Robert Redford, arriva per la prima volta in Italia, protagonisti Filippo Dini e Linda Gennari.

Ugo Dighero

 

Apprezzatissimo interprete di testi comici contemporanei, un inedito Ugo Dighero mette il proprio talento comico al servizio di un grande classico come L’avaro di Molière, in prima assoluta dal 14 al 26 novembre al Teatro Gustavo Modena (coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, CTB e Artisti Associati Gorizia).

Dal 19 al 28 marzo, al Teatro Duse, andrà invece in scena I creditori di August Strindberg, presentato in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato e la regia di Veronica Cruciani,  protagonisti Viola Graziosi e Graziano Piazza.

Due giovani che dicono di amarsi ma cercano di ferirsi per egocentrismo, gelosia o rabbia sono i protagonisti di Gli innamorati, la commedia di Goldoni che nella regia di Luca Cicolella (anche interprete insieme a Giordana Faggiano) andrà in scena in prima assoluta alla Sala Mercato dal 23 gennaio al 4 febbraio.

Dal 5 al 17 dicembre arriverà invece al Duse Turandot di Carlo Gozzi, commedia fiabesca che ispirò l’omonima opera di Puccini, portata in scena dal regista Andrea Collavino, protagoniste Elsa Bossi e Deniz Özdoğan.

Un viaggio nel mondo e nella vita di Italo Calvino sarà Un pomeriggio, Libereso di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli, nuova produzione che debutta alla Sala Mercato dal 19 al 28 marzo.

Si ispira all’Iliade per riflettere sulle tematiche legate alla guerra Canto dell’ira, (Sala Mercato il 23 e 24 aprile), tema sviluppato dalla regista Elena Dragonetti e dal drammaturgo Carlo Orlando attraverso il confronto con un gruppo di studenti delle scuole superiori genovesi.

Da citare ancora la nuova edizione de La buona novella, concerto spettacolo a firma Giorgio Gallione (Teatro Ivo Chiesa, dal 27 febbraio al 3 marzo) che alterna brani dei Vangeli apocrifi alle canzoni dell’omonimo concept album di Fabrizio De André: in scena Neri Marcorè con Rosanna Naddeo e un solido gruppo di musicisti.

Dal 12 al 17 marzo, invece, al Teatro Ivo Chiesa, Angela Finocchiaro si calerà nei panni di una rassegnata assicuratrice la cui vita, assurda come quella di tutti noi, sarà travolta da un’onda smisurata: la commedia surreale, Il calamaro gigante, porterà la firma del regista Carlo Sciaccaluga.

 

Gli spettacoli ospiti

Di grande rilievo e ampio respiro anche il cartellone delle ospitalità. Da segnalare innanzitutto il rinnovarsi della collaborazione con due importanti realtà culturali del territorio come Circumnavigando Festival di Sarabanda Teatro, che presenta all’interno della stagione del Teatro Nazionale di Genova tre spettacoli di produzione francese – Fora di Alice Rende alla Sala Mercato il 27 dicembre, Le poids de l’âme – tout est provisoire di Chiara Marchese il 29 dicembre, C’est l’hiver, le ciel est bleu della compagnia Diagonale du Vide il 30 dicembre al Teatro Gustavo Modena –  e il Festival dell’Eccellenza al femminile che tra ottobre e dicembre prevede dieci spettacoli all’interno della stagione.

Scorrendo i numerosi appuntamenti della stagione emergono vari spettacoli dedicati a figure che in modi diversi hanno segnato la storia e la cultura dell’ultimo secolo. Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio rendono omaggio a Pier Paolo Pasolini con Pa’ (20 – 22 marzo Teatro Modena) mentre il regista Emilio Russo con la cantautrice Andrea Mirò riporta in scena il manifesto di Giorgio Gaber e Sandro Luporini Far finta di essere sani (21 – 22 ottobre Teatro Duse).

Ampio il settore “politico”. Giacomo di Elena Cotugno e Giampiero Borgia fa risuonare le parole di Giacomo Matteotti a cent’anni dalla sua drammatica scomparsa (5-7 aprile, Teatro Duse); Carmelo Rifici – che con Andrea De Rosa firma anche la regia di Processo Galileo, interpretato da Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano(14 -17 febbraio Teatro Modena) – ricorda la complessità di un altro grande uomo politico italiano con De Gasperi: l’Europa brucia di Angela Dematté, protagonista Paolo Pierobon (8 – 11 febbraio Teatro Duse), mentre il giornalista del “Corriere della sera” Aldo Cazzullo e Moni Ovadia indagano i crimini e i tradimenti di Benito Mussolini ne Il Duce delinquente (26 – 27 gennaio, Teatro Modena).

Gradito il ritorno a Genova di Stefano Massini che ci riconduce a Freud con L’interpretazione dei sogni (29 novembre – 3 dicembre Teatro Modena),  mentre Giorgio Gallione porta in scena con Ambra Angiolini la vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che dopo avere subito violenza per prima disse no al matrimonio riparatore (4 – 7 aprile Teatro Modena).

Umberto Orsini

 

Fra i “classici”, si ricordano Le memorie di Ivan Karamazov, con Umberto Orsini (25 – 29 ottobre Teatro Duse), Antonio e Cleopatra di William Shakespeare (22 – 25 febbraio Teatro Ivo Chiesa), L’ispettore generale, commedia satirica di Nikolaj Gogol con Rocco Papaleo (14 – 18 febbraio Teatro Ivo Chiesa, indimenticabile l’edizione del 2001 con Eros Pagni), Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo con Geppy Gleijeses (19 – 21 aprile Teatro Ivo Chiesa).

Infine, da segnalare Ascanio Celestini con L’asino e il bue, parabola di un San Francesco nato in un parcheggio nel 1982 (Teatro Modena 3 – 4 gennaio).