Da anni il Carlo Felice ha nel suo interno un coro di voci bianche affidato alla direzione di Gino Tanasini con l’ausilio del pianista Enrico Grillotti. Una compagine che si rinnova di anno in anno con conferme, uscite e nuovi ingressi e che il pubblico ha imparato ad apprezzare sia in sede concertistica che nelle numerose apparizioni nell’ambito della stagione lirica.
Quest’anno l’avvio del cartellone sarà per i giovanissimi cantori davvero impegnativo. A Midsummer night’s dream, capolavoro di Britten in scena da questa sera (ore 20) con la direzione di Donato Renzetti, la regia di Laurence Dale e un cast madrelingua, prevede una massiccia presenza delle voci bianche, sia a livello corale che con parti solistiche.
“Per me il lavoro su Midsummer night’s dream è cominciato nel dicembre 2022 – spiega Tanasini – quando la direzione artistica mi ha comunicato che avremo dovuto affrontare questo impegno. Ed è stata una bella scommessa: visto che la prima sarebbe stata ad inizio stagione non avremmo potuto mettere su l’opera dopo la pausa estiva. Ho dunque cominciato la preparazione dello spartito che curo appositamente per loro, con appunti che permettono di avere una visione non solo della parte musicale ma anche della trama e del ruolo che svolgeranno nell’opera e pure della particolare pronuncia che richiede l’inglese dell’epoca di Shakespeare. Poi, a partire da gennaio 2023 abbiamo incominciato a leggere sia le sezioni corali sia quelle dei quattro solisti. Per metodo, infatti, i cantori imparano tutte le parti di tutte le voci in modo che poi sul palco, quando bisogna cantare a memoria e anche fare un’azione scenica, ci sia una solida sicurezza nell’orientarsi tra le varie entrate di coloro che agiscono in scena”.
I ragazzi utilizzati in questo allestimento sono 30, nella maggioranza femmine dato che i maschietti sono solo cinque.
“A metà giugno – dice Tanasini – interrompendo le prove per le vacanze, ci siamo lasciati con il patto che avrebbero tenuto fresca la memoria grazie anche ad alcuni videoclip che ho preparato per loro. A settembre l’esperimento ha dimostrato di funzionare, e dopo due prove di ripasso abbiamo potuto affrontare gli appuntamenti di allestimento registico e quelle musicali ben saldi nelle parti e mi sento di dire che, dopo le prime prove, i molti apprezzamenti fatti al coro dal cast mi hanno convinto a ritenermi soddisfatto del lavoro svolto per vincere questa scommessa”.
Nell’opera il coro ricopre il ruolo del popolo delle fate e dei folletti al seguito di re Oberon e della regina Titania. “Anche i ruoli solistici sono stati affidati a membri del coro: diversi cantori si sono cimentati nelle audizioni interne che ho organizzato per selezionare i quattro solisti, che in realtà sono tutti in doppio numero per potere fare fronte ad eventuali emergenze; così daranno voce a Peaseblossom Sofia Macciò e Leonardo Loi; nel ruolo di Cobweb canteranno Michela Gorini e Maria Guano; interpreti di Moth saranno Eliana Uscidda e Denise Colla ed, infine, Lucilla Romano Giulia Nastase saranno Mustardseed”.
“Ora – conclude Tanasini – mentre stiamo per andare in scena, stiamo già pensando al Werther di Massenet, secondo titolo della stagione lirica che prevede la presenza delle voci bianche sia con ruoli solistici, sia con interventi corali. Insomma, questi ragazzi sono a tutti gli effetti proiettati in un’intensa agenda di impegni artistici: sono da ammirare, come pure le loro famiglie che li sostengono fattivamente”.