La forza del duende in musica

Il duende… cos’è di preciso? Nessuno lo sa e nessuno pare in grado di spiegarlo chiaramente. Chi è andato più vicino a identificarlo è stato il poeta Federico García Lorca, nel suo saggio “Gioco e teoria del duende”. In pratica, citando le parole dello stesso autore, il duende è “… potere misterioso che tutti sentono e nessun filosofo spiega… un potere e non un agire, un lottare e non un pensare”. In compenso, se non è possibile definirlo se non con metafore e figure retoriche varie, è abbastanza facile identificarlo in artisti che ne sono pervasi e posseduti: non come un “angelo” o una “musa ispiratrice”, che provengono dall’esterno, ma come qualcosa che risiede nel più profondo, nel sangue stesso dell’artista.

Proprio ispirandosi a questa forza misteriosa Matilde Agosti e Mario Strinati propongono (sabato prossimo, ore 17,15, Museo “Raccolte Frugone”) un concerto intitolato “La forza del duende in musica”. Questi due straordinari interpreti (violoncellista lei, chitarrista lui) che, a dispetto della giovane età, possono vantare un curriculum di tutto rispetto, eseguiranno musiche che ricordano anzitutto Garcia Lorca con un programma ispirato all’atmosfera andalusa, fortemente legata al concetto di duende, compiendo un percorso tra compositori che hanno condiviso con lui questa estetica o che lo hanno voluto omaggiare. Due esempi su tutti: Lorquianas del compositore (vivente) Leo Brouwer, per la citazione esplicita del poeta, e Histoire du tango di Astor Piazzolla, musicista nel quale lo spirito del duende è facilmente riscontrabile.

Il concerto, in programma fa parte della rassegna intitolata “Musica nei Musei e non solo…”, promossa dall’Associazione “L’Accademia del Chiostro”, giunta alla 24ª edizione vincitrice del bando “Genova città dei Festival”.

Va segnalata infine, in questa occasione specifica, la collaborazione con il “Centro per non subire violenza”: anche la musica vuole fare la sua parte per sensibilizzare l’opinione pubblica su una vera piaga dei nostri tempi sulla quale occorre tenere alta la guardia, come dimostrato dalle notizie di cronaca che, quasi quotidianamente, procurano a tutti, uomini e donne, rabbia e tristezza. Una parte fondamentale, considerando che la musica è un linguaggio universale capace di unire le persone e nutrire lo spirito.