Carro: torna il Festival estivo dedicato a Paganini

Carro è un piccolo centro della Val di Vara che d’estate si popola di un turismo essenzialmente “fedele”: seconde case che si rianimano, con una buona percentuale di affezionati provenienti dalla Lombardia e dal nord Italia. Carro sarebbe un paesotto bello e suggestivo come tanti che si adagiano nell’entroterra della nostra regione, un territorio non sempre valorizzato come meriterebbe. Però, rispetto ad altri centri, Carro gode di un “valore aggiunto”: lì nacque e visse la famiglia Paganini prima di scendere al mare e stabilirsi a Genova dove Niccolò nacque il 27 ottobre 1782.

E per ricordare il grande artista, anni fa è nato un Festival Paganiniano che annualmente torna ad animare l’estate non solo della Val di Vara ma anche dei centri più vicini nell’entroterra e sulla costa.

La manifestazione, organizzata dalla Società dei Concerti di Spezia in collaborazione con vari comuni e con il sostegno del Ministero, prenderà il via il 1° agosto prossimo (Carro, piazzetta della Chiesa) con un recital del violinista Domenico Nordio in duo con il pianista Orazio Sciortino e con un programma comprendente pagine di Mendelssohn, Schubert, Schumann e Grieg.

“Il Festival Paganiniano di Carro – sottolinea Monica Amari Staglieno, presidente dell’Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro – è da sempre concepito come un itinerario culturale che si dipana tra i borghi della Val di Vara, incastonati all’interno di un territorio dalla natura selvaggia e quelli dei territori limitrofi, a sugellare l’importante relazione della Val di Vara con le vallate circostanti. L’Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro si colloca quale corpo intermedio tra il territorio e il Festival, promuovendone la conoscenza, organizzando eventi collaterali che valorizzino la cultura musicale classica tra le giovani generazioni e sviluppando la vocazione turistica del territorio amato da Paganini attraverso percorsi musicali e culturali di qualità, abbinati alle suggestioni naturalistiche ed enogastronomiche dei luoghi”.

Paganini sarà protagonista del concerto successivo, il 2 agosto (Calice al Cornoviglio Castello Malaspina) con il violinista Andrea Cardinale impegnato nei  Capricci del grande virtuoso e in alcune pagine di Bach. Il concerto, per favorire l’affluenza del pubblico obbligatoriamente contingentato per le norme di sicurezza anti COVID, sarà replicato nella stessa serata.

Ancora il violino in primo piano il 4 agosto (Riccò del Golfo loc. Ponzò, Sagrato Chiesa di San Bartolomeo) nuovamente con doppio turno: la pianista Valentina Messa accompagnerà la tredicenne Flavia Napolitano in un programma di sicura attrattiva comprendente Beethoven, Paganini e Sarasate.

Paganini come è noto iniziò il suo percorso musicale studiando il mandolino per poi passare alla chitarra e infine approdare il violino. Ma la chitarra ha accompagnato tutta la vita creativa di Paganini che ha lasciato un notevole corpus di composizioni che coinvolgono lo strumento a pizzico in funzione solistica o di accompagnamento. Il 5 agosto (Carro, Casa Paganini – Centro Multimediale e Museale) il pubblico potrà seguire una Conferenza – Concerto dedicata appunto al legame fra il musicista genovese e la chitarra. Interverranno il violinista Marco Fornaciari, il chitarrista Domenico Lafasciano e lo studioso Giovanni Accornero. E verrà mostrata e fatta ascoltare la chitarra Ory-Koliker costruita a Parigi nel 1797, appartenuta a Paganini.

Il Festival si concluderà il 14 agosto (Carro, piazza della Chiesa) con un concerto dell’ Atos Trio (Annette von Hehn, violino, Stefan Heinemeyer, violoncello e Thomas Hoppe, pianoforte): verranno eseguite musiche di Beethoven e Dvorak.

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