Michelone e la storia del jazz

Piacevolissima serata lunedì scorso al Ristorante “Le Rapalline” di Albenga, storica sede dell’Associazione “Le Rapalline in Jazz” che da anni si impegna a realizzare eventi e concerti di grande interesse nel territorio ingauno. Il maltempo non ha scoraggiato il fedele pubblico di appassionati, intervenuti per la presentazione di alcuni lavori editoriali dello scrittore e storico del Jazz Guido Michelone, ovvero Musica e Politica, Jazz Sound, Il Michelone – nuovo dizionario del jazz,  e  Il Jazz e le idee, che sono tra le opere più recenti del prolifico autore, docente di Storia della Musica Afroamericana sia all’Università Cattolica di Milano sia al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria.

Considerato uno dei maggiori esperti italiani del settore, Michelone ha esplorato il Jazz in tutte le sfaccettature e nei rapporti con le altre arti e la società: Il Jazz-film, Il Jazz e le Arti, Jazz e Foto, sono soltanto alcuni titoli dei numerosissimi saggi dedicati alla musica afroamericana dallo storico, autore anche di volumi sul pop e sul rock.

E così lunedì sera, tra ascolti, immagini e video preziosi di live storici dei più grandi interpreti, Michelone ha ripercorso la storia del jazz per sommi capi, soffermandosi su aneddoti e curiosità e su alcuni aspetti approfonditi nei suoi libri. Fra questi ultimi, per esempio, c’è il rapporto fra la popular music e la politica, ampiamente trattato nel volume  Musica e Politica.

“La politica influenza la musica fra utopie, speranze, disillusioni e viceversa la musica si ispira alla politica nel costruire il presente e il futuro, senza nulla perdere dell’identità comunicativa e del fascino spettacolare” ha scritto Michelone, che sottolinea inoltre l’importante ruolo sociale di tutti i settori della popular music negli anni ‘60, dal pop, al rock, al soul, e si sofferma poi in particolare sul carattere profondamente democratico della musica jazz:

“Il Jazz è una Musica fortemente democratica. E’ vero che c’è un leader, in genere il solista. Ma senza la sezione ritmica e tutti gli altri musicisti lui non è nessuno. E’ il gioco, l’interplay a rendere questo genere un’arte estremamente creativa e di grande condivisione, che favorisce scambi di idee e sensazioni, anche momentanee. Il fatto stesso che con l’improvvisazione ciascuno possa diventare compositore estemporaneo e reinterpretare brani altrui fa del jazz la musica più democratica in assoluto”.

Se il saggio Jazz Sound racconta cento anni di storia mondiale del Jazz attraverso cento biografie di musicisti, il più recente lavoro Il Michelone – nuovo dizionario del jazz, affronta lo stesso argomento focalizzando l’attenzione sui dischi.

“Ho raccolto vent’anni di mie recensioni di album su riviste varie per scrivere quest’opera – spiega Michelone – che si articolerà in tre volumi”. Infatti il libro appena uscito tratta dei musicisti più “storici”, un secondo volume si concentrerà su quelli più recenti, ed un terzo solo sugli italiani. Fin dalle origini i nostri compatrioti emigrati in America hanno dato un largo contributo allo sviluppo di questo genere musicale, basti pensare al primo disco di jazz, nel 1917, inciso da una band di cinque musicisti bianchi tra cui due italiani.

“Eddie Lang, Joe Venuti, Frank Sinatra, Lennie Tristano sono soltanto alcuni dei grandissimi jazzisti originari dello stivale – sottolinea Michelone – E anche oggi si può affermare che il jazz italiano sia uno dei migliori al mondo”.

Il Jazz e le idee, infine, è la più recente fatica dello scrittore vercellese: sogni, concetti, valori, sentimenti della musica afroamericana in trentatré voci, ovvero trentatré riflessioni che vogliono contribuire ad approfondire la conoscenza della musica afroamericana, tra anticonformismi e multidiscipline, in un tono simpaticamente colloquiale pur nell’estrema serietà degli assunti pratico-teorici.

“Le Rapalline in Jazz” – che quest’anno ha dovuto rinunciare al consueto appuntamento del prestigioso Festival Jazz di Albenga, punto di riferimento dell’estate ligure – ha così riaperto  i suoi lavori, che proseguono lunedì 24 agosto con la presentazione del nuovo album del chitarrista Lorenzo Piccone, registrato a Nashville negli studi della RCA con special guest il leggendario chitarrista Steve Cropper. Alle Rapalline Piccone suonerà in trio con Federico Fugassa al basso e Andrea Marchesini alla batteria.

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