Giovani cantanti “imprenditori”

Era il 5 dicembre del lontano 1906 quando al Metropolitan durante una recita della Fedora di Giordano, Lina Cavalieri, considerata la donna più bella del mondo, in uno slancio di passione baciò senza alcuna finzione l’interdetto tenore Enrico Caruso che, a dire il vero, non si dispiacque affatto. Ne scoppiò uno scandalo, ne parlarono tutti i giornali del mondo in un’epoca in cui si era ben lontani dalle invenzioni registiche più o meno spinte di oggi.

O, meglio, di ieri. Perchè al momento i teatri sono desolantemente chiusi e eventuali spettacoli online debbono comunque rispettare una distanza di sicurezza: Rodolfo, insomma, mai potrebbe scaldare la manina di Mimì, né Scarpia potrebbe stringere a sé Tosca.

Situazione desolante questa irragionevole chiusura che sta costringendo molti artisti a inventarsi soluzioni diverse e, in pratica, a diventare “manager” di se stessi.

E’ il caso di due giovani cantanti genovesi, Federica Salvi e Sofia Pezzi, e del direttore del Coro della “Selva armonica” Luca Franco Ferrari che hanno recentemente dato vita a “GS Opera”, sotto l’egida dell’Associazione musicale “Il Righi”.

“Il progetto GS Opera – spiega Federica Salvi – è nato qualche tempo fa. Da anni, sin da quando ci siamo diplomate al Conservatorio “Niccolò Paganini”, con Sofia coltivavamo il desiderio di mettere in scena L’incoronazione di Poppea, il capolavoro che Monteverdi compose nella sua tarda maturità e che pone al centro della vicenda, per la prima volta, non una figura mitologica (i tanti Orfei di quegli anni) ma una donna vera, appartenente alla storia romana, Poppea, genialmente rivista in chiave barocca. Naturalmente in questi mesi abbiamo dovuto rivedere il progetto adattandolo alla situazione d’emergenza che stiamo vivendo. Dunque stiamo lavorando per realizzare un prodotto virtuale che metta insieme l’opera con le potenzialità della tecnica cinematografica e che coinvolga dunque diversi giovani ognuno con la propria professionalità”.

“Le fonti che ci arrivano dell’Incoronazione – spiega Luca Ferrari – sono due manoscritti musicali e uno scenario, una sorta di programma di sala per il pubblico. L’opera prevede molti ruoli, ma come si usava anche all’epoca, diversi personaggi possono essere interpretati dallo stesso cantante. Ed è naturalmente la strada che seguiremo”.

Federica Salvi, Sofia Pezzi e Luca Franco Ferrari in concerto (foto Marco Manarini)

 

“La nostra intenzione – aggiunge Sofia Pezzi – è registrare appena possibile tutta la parte audio in uno studio che ci dia garanzie ottimali di acustica. E poi vorremmo realizzare le riprese video possibilmente a Villa Bombrini (se avremo il benestare della Film Commission) dove potremmo sfruttare le potenzialità del “chroma key””.

Il “chroma key”, noto anche come green screen, è una delle tecniche usate per realizzare effetti di sovrapposizione di due diverse immagini, o due diversi video: “In questo modo, dice Federica Salvi – possiamo creare una scenografia virtuale e arrivare a un prodotto finito da riversare su DVD e pubblicare online”.

L’Incoronazione, naturalmente, potrebbe costituire un banco di prova per operazioni future: “Intanto – osserva Sofia Pezzi – il poter contare su una scenografia virtuale ci potrebbe consentire in futuro, quando finalmente si tornerà agli spettacoli in presenza, di far girare lo spettacolo riducendo sensibilmente i costi. E poi se il nostro lavoro funzionerà potrà essere replicato con altri titoli”.

Il problema di base naturalmente sarà il reperimento dei fondi necessari. “Per questo aggiunge ancora Sofia Pezzi – ci siamo rivolti al crowdfunding, settore nel quale ho già fatto alcune esperienze. Chi vorrà sostenerci potrà farlo con versamenti a partire da 10 euro e a salire. Sulla base dell’offerta sarà riconosciuto  anche una “ricompensa” che andrà dal ringraziamento sulla nostra pagina facebook all’invio di DVD e posti gratuiti alla prima del film che realizzeremo. Naturalmente l’obbiettivo è quello di far spargere la voce e raggiungere così anche qualche sponsor più solido in grado di farci fare il salto di qualità sul piano economico. Per ogni informazione scriveteci, dunque, all’indirizzo info.gsopera@gmail.com.”

“Speriamo – conclude Federica Salvi – che gli appassionati d’opera ci siano vicini. Una cosa è certa: noi non vogliamo rinunciare alla musica”.