Musica ed impegno civile – Djamila Boupacha di Nono

Nel 1962 il Festival di Edimburgo richiede a Luigi Nono (1924-1990) una nuova composizione. Nasce il ciclo Canti di vita e di amore, formato da tre episodi ispirati da eventi tragici della vita politica mondiale. Il primo per voce e orchestra è ispirato alla bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, attraverso i testi di due importanti scritti di Gunther Anders, filosofo tedesco scomparso nel 1992 fondatore del movimento anti atomico: Essere o non essere del 1961 e La coscienza al bando, carteggio con Claude Eatherly, il pilota di Hiroshima.Il secondo è quello di cui parliamo oggi, il terzo pone l’attenzione sul regime franchista spagnolo, utilizzando la bellissima poesia  di Cesare Pavese  Passerò per piazza di Spagna. Djamila Boupacha viene eseguito la prima volta dal soprano soprano  Dorothy Dorow ed è un’opera manifesto dell’impegno civile di Nono.

Djamila Boupacha è una donna algerina, nata nel 1938 e tuttora vivente, che faceva parte del Fronte di liberazione algerino. Arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba in un caffè ad Algeri, fu torturata e stuprata nei modi più barbari dall’esercito francese e condannata a morte. Sulla veridicità di una sua presunta confessione ci sono moltissimi dubbi. L’interesse e le campagne in suo favore e più in generale contro la violenza sessuale come arma di intimidazione e di indagine militare promosse da Sartre e da Simon De Beauvoir, provocarono un importante ed acceso dibattito internazionale. Djamila fu graziata e liberata nel 1962, l’anno degli accordi franco algerini di Eviàn. Pablo Picasso fece un ritratto a carbone di Djamila e il poeta spagnolo Jesús López Pacheco  dedicò la sua poesia Esta Noche alla giovane donna algerina.Luigi Nono riveste proprio questa poesia di una musica abbagliante per intensità drammatica, scarna tragicità e varietà espressiva. Si tratta di un madrigale moderno a voce sola, dove la voce viene impiegata nella sua estensione più ampia, passando da registro grave a sovracuto, in una panoramica di dinamiche che vanno da parti appena sussurrate a squarci intensissimi. Nei confronti di Nono esiste oggi un pregiudizio estetico/ideologico.  Un compositore organico al Partito comunista sembra un reperto archeologico oggi e le sue opere più importanti sono eseguite sempre più raramente, per difficoltà esecutive e per osticità del linguaggio musicale. Eppure non appaiono così lontani i tempi in cui Luigi Nono, Massimo Cacciari e Renzo Piano ideavano insieme musica, testo e spazio scenico per l’imponente Prometeo. I Canti di vita e di amore costituiscono nella loro brevità (il ciclo intero dura meno di venti minuti) e nella loro intensità, un esempio abbagliante di qualità musicali e di tensione idealistica ed un’occasione preziosa per un avvicinamento alla figura del compositore veneziano.Sublime interprete in tempi recenti di Djamila Boupacha è la cantante Barbara Hannigan

Questa notte

Stanotte Dissolvi questa nebbia davanti ai miei occhi. Voglio vedere le cose come un bambino. Che tristezza che all’alba non sia cambiato nulla. Questa notte sanguinosa, questo fango infinito. Verrà un giorno diverso. La luce verrà, credi a quello che ti sto dicendo.

Jesús López Pacheco  (1930-1997)