De Nicola: Dante, un contemporaneo

“Celebrare Dante significa ritornare su un autore che è un grande contemporaneo e che nella sua opera ha parlato dei nostri tempi”. Lo dice Francesco De Nicola, docente di letteratura, presidente del Comitato di Genova della “Società Dante Alighieri”.

Il 2021, come è noto, sarà l’anno del 700° anniversario della morte del grande poeta e si stanno organizzando manifestazioni in tutto il mondo.

“Dante – prosegue De Nicola – ha affrontato tematiche che sono sempre attuali. Pensiamo al problema del femminicidio con Paolo e Francesca, ma anche con Pia de’ Tolomei; ma pensiamo anche al tema dell’usura e del denaro che riguarda anche la nostra epoca. Insomma, rileggere la Commedia significa ritrovare nel passato qualcosa che ci appartiene”.

-Dante, considerato il padre della nostra letteratura, in realtà è amato e studiato a livello internazionale….

“Proprio per le ragion che dicevo, per la sua capacità di attraversare i secoli e mantenersi attuale. E poi  c’è la forza della sua poesia. Dante racconta la vita che soffriamo fatta a poesia. La Commedia è una delle poche opere del passato che arriva intatta. Ed è interessante vedere che Dante usa una lingua che in parte parliamo ancora oggi e che, inoltre, è frutto di una commistione di tante lingue diverse il che ci dà una dimensione di internazionalità. Non solo: i riferimenti alla lingua araba in un poeta cristiano del tempo sono un segnale di apertura culturale da non sottovalutare”.

-Cosa si può scoprire di Dante in occasione di queste celebrazioni?
“Sarebbe bello chiarire i tanti dubbi della sua vita. Si sentono spesso per televisione i tuttologi che raccontano la sua vita dando per certi elementi che non lo sono affatto., Non dimentichiamoci che dal 1302 al 1321 Dante fu un ricercato politico: se lo catturavano finiva al rogo. E per questo faceva il possibile per non lasciare tracce di sé. E così i dubbi sono tanti. Perché odiava i Genovesi? Abbiamo supposizioni, ma non certezze. La sua vita è un mistero e per questo ancora più seducente. Il suo primo biografo è stato Boccaccio che era un narratore, non uno storico. Ha sicuramente inventato molto….”

-La sezione di Genova della Società Dante ha naturalmente in programma un nutrito calendario di appuntamenti per il 2021…

“Certamente. Da febbraio a giugno (probabilmente dovremo slittare l’inizio a marzo) abbiamo in previsione 23 incontri dedicati a vari temi danteschi; ogni incontro si aprirà con la lettura di un canto della Divina Commedia.  E gli incontri saranno organizzati in varie città liguri, non solo a Genova…

-Ad esempio anche in Val Trebbia, a Gorreto e a Rovegno…

“Esatto perché si suppone che Dante sia passato per quella valle. Uno dei pochi documenti certi lo dà a Sarzana nell’ottobre 1306 come paciere fra il vescovo di Luni e i Malaspina. Si può immaginare che sia sceso da Verona  e non potendo passare dalla Toscana perchè ricercato abbia percorso la val Trebbia e poi sia passato verso Chiavari e Sestri. Non dimentichiamo che la Val Trebbia era possedimento dei Malaspina”.

Le conferenze saranno diffuse sul sito della Società e del MEDA, la sezione Dante Alighieri dei Paesi del Mediterraneo. In giugno, poi, ci sarà una ulteriore manifestazione: “Il 29 giugno nell’ambito del Festival della poesia ci saranno tutto il giorno letture di Dante in varie luoghi della città. E poi non dimentichiamo il 14 settembre un Convegno in collaborazione con l’Accademia Ligure di scienze e Lettere sul tema “Dante nel mondo”.