La scomparsa di Monica Vitti

“Lo smarrimento mi stringe alla gola come un boa trasparente. Non posso dimostrare che ci sia, ma lui mi avvolge e mi striscia sul viso, promettendo orrori…”. Scriveva così nel libro “Il letto è una rosa” nel 1995, Monica Vitti.

L’attrice, una delle più grandi del nostro cinema e del nostro teatro, è scomparsa ieri. Aveva compiuto 90 anni lo scorso novembre, ma da tempo si era ritirata dalla vita pubblica, colpita da un terribile male.

Drammatica, brillante, bellissima, Monica Vitti in 35 anni di cinema ha realizzato 55 film ottenendo 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera) e un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA.

Maria Luisa Ceciarelli (questo il nome della Vitti) aveva iniziato la sua carriera in teatro dividendosi fra Moliere, Shakespeare e Brecht. Poi, un giorno, durante un doppiaggio di Dorian Gray, la notò Antonioni e lei divenne la sua musa per una serie di film fondamentali, basati sulla incomunicabilità e l’inquietudine femminile, da L’avventura (1960) a La notte (1961), da L’eclisse (1962) a Deserto rosso(1964).

Nella seconda metà degli anni ’60, l’incontro con Mario Monicelli (La ragazza con la pistola, 1968) svelò al mondo la vis comica della Vitti che girò film di grande successo con i maggiori registi del tempo (da Scola a Risi, da Salce a Loy) con grandi attori fra i quali spicca naturalmente Alberto Sordi.

Gli anni successivi la vedono impegnata ancora al cinema, ma anche ospite di lusso in programmi televisivi di grande popolarità come ad esempio Milleluci accanto a Raffaella Carrà e Mina.

Dagli anni Ottanta Monica Vitti cominciò a diradare le apparizioni sul grande schermo e nell’ultima parte della sua attività si dedicò anche alla regia.

La malattia, come si è detto, l’ha costretta a un totale ritiro, ma in tutti questi anni è stata spesso ricordata e festeggiata in occasione dei suoi compleanni, a dimostrazione dell’affetto che tutto il mondo del teatro e del cinema ha sempre avuto per un’artista straordinaria, generosa, spontanea, capace di commuovere e far ridere sempre con classe e eleganza.