Filippo Piccaluga, organaro ligure: un libro e un CD per ricordarlo

La storia organaria ligure del Settecento è stata oggetto di studio fin dall’ultimo quarto dell’Ottocento, quando l’avvocato Pier Costantino Remondini (1829-1893) – un pioniere della musicologia in Italia – ne riconobbe per primo i due principali protagonisti: il sammargheritese Tommaso II Roccatagliata e il genovese Filippo Piccaluga. Tale giudizio è stato pienamente confermato un secolo dopo, a partire dagli anni ’70-80 del Novecento, culminando nel 1998 con la giornata di studio su Una dinastia di organari: i Roccatagliata-Ciurlo-De Ferrari di Santa Margherita Ligure (secoli XVII-XX), in occasione del bicentenario della morte di Tommaso II Roccatagliata, e nel 2009 con la pubblicazione Francesco Maria Della Rovere mecenate della musica: gli organi di Filippo e Felice Piccaluga della Cappella Sistina e della Cattedrale di Savona (1762-67), in occasione dell’inaugurazione del restauro dell’organo della Cappella Sistina. Questo restauro, inaugurato da Gustav Leonhardt l’8 ottobre 2009, ha dato inizio ad un’articolata ricerca sul Filippo Piccaluga (1719-1779), la cui fama nel Savonese è certamente dovuta alla prestigiosa committenza di Francesco Maria Della Rovere nel periodo del suo dogato (1765-67). Le ricerche compiute successivamente, nel decennio 2009-2019, unitamente all’importante recupero dell’organo della Parrocchiale di Spotorno (1772) conclusosi nel 2018, hanno ulteriormente incrementato le conoscenze ed i ritrovamenti documentari consentendo così di far luce sulla bottega organara del Piccaluga, la cui attività risulta localizzata a Genova, nelle Valli Polcevera e Scrivia, nel Piemonte meridionale e nelle due Riviere nell’arco di un quarantennio, dal 1739-40 al 1779.

La copertina del libro dedicato a Piccaluga

Il terzo centenario della nascita di Filippo Piccaluga, 1719-2019, ha costituito quindi l’occasione per riunire in un volume i contributi che rappresentano il frutto di un decennio di ricerche, spaziando dagli aspetti biografici al censimento degli organi superstiti ed alle importanti acquisizioni tecnico-scientifiche in occasione dei recenti restauri. Oltre al curatore, Maurizio Tarrini, vi hanno collaborato Graziano Interbartolo, Cristina Gamberini, Giancarlo Bertagna e Davide Merello; la presentazione è di Giampiero Buzelli. All’aggiornamento degli studi, si è ritenuto opportuno unire la ristampa del CD registrato sull’organo della Cappella Sistina nel 2009, attualmente la sola incisione discografica disponibile.

Il volume è il 70° della “Collana d’arte organaria” dell’Associazione culturale “G. Serassi” di Guastalla (Reggio Emilia) ed è pubblicato con il patrocinio dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e la collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Savona-Noli, dell’Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali (Genova) e dell’Associazione Musicale Antichi Organi Italiani (Savona). È consultabile presso le principali biblioteche e lo si può acquistare nelle migliori librerie e sul sito www.serassi.it.

Filippo Piccaluga (Genova, 1719-1779). Profilo di un organaro ligure del Settecento nel III centenario della nascita, 1719-2019, a cura di Maurizio Tarrini, Guastalla, Associazione “Giuseppe Serassi”, 2020 (Collana d’arte organaria, LXX), pp. 361, con cd-audio. ISBN 978-88-989585-0.