La Cappella Sistina di Savona: due secoli e mezzo di storia, arte e musica

Nel 1471 fu eletto Papa con il nome di Sisto IV Francesco della Rovere, appartenente a una antica famiglia savonese.

Durante il suo papato durato fino al 1484, Sisto IV fece costruire due Cappelle che presero il suo nome: una, celeberrima, la principale cappella del palazzo apostolico in Vaticano, è conosciuta in tutto il mondo sia per essere il luogo nel quale si tengono il conclave e altre cerimonie ufficiali del papa sia perché è un autentico museo d’arte con gli affreschi di Michelangelo (la volta e la parete di fondo con il Giudizio Universale); l’altra a Savona pensata come mausoleo per i propri genitori.

La copertina del libro curato da Claudio Paolocci

 

Alla Cappella savonese è dedicato un interessante volume dal titolo La Cappella Sistina di Savona – Due secoli e mezzo di storia, arte e musica. Curato da Claudio Paolocci con la collaborazione di vari studiosi (Sara Rulli, Micaela Antola, Cristina Gamberini, Maurizio Tarrini, Graziano Interbartolo, Antonio Delfino) il libro è inserito nella collezione dei “Quaderni Franzoniani” editi a cura dell’Associazione “Amici della Biblioteca Franzoniana” di Genova.

Il volume racconta la storia del prezioso luogo sacro savonese, partendo dalla figura di Francesco Maria della Rovere doge della Repubblica di Genova fra il 1765 e il 1767, ultimo esponente del ramo principale della famiglia della Rovere che oltre a Sisto IV vantava un altro papa, Giulio II nome di rilievo nel Rinascimento, considerato il fondatore dei Musei Vaticani, nonché l’ispiratore della Cappella Giulia nella Basilica di San Pietro.

Francesco Maria della Rovere, allo scopo di rinverdire i fasti della dinastia decise nel 1762 di avviare il restauro della Cappella per riportarla alla sua originaria bellezza, unitamente alla Villa di famiglia posseduta ad Albisola superiore.

Una veduta dell’interno della Cappella

 

I lavori vengono rievocati nel rigoroso saggio di Sara Rulli che, con la collaborazione di Maurizio Tarrini, riporta anche testimonianze dei contemporanei.

Maurizio Tarrini, docente di storia della musica al Conservatorio “Niccolò Paganini” affronta poi gli aspetti musicali legati da una parte alla figura del compositore Giovanni Lorenzo Mariani, dall’altra alla presenza di un prezioso organo Piccaluga 1764 del cui restauro testimonia lo specialista Graziano Interbartolo. Lucchese, Giovanni Lorenzo Mariani (1722-1793) fu per una quarantina d’anni maestro di Cappella alla Sistina di Savona assicurando un lungo periodo di florida produzione musicale. Fu lui a comporre una Messa a 16 voci con due orchestre “di stromenti obbligati” per l’incoronazione a Doge di Francesco Maria nella Cattedrale genovese di San Lorenzo.

Il libro ricco di documenti e di immagini consente un’attenta ricostruzione di un tempio sacro analizzato non solo nelle sue interessanti componenti architettoniche, ma anche nel suo utilizzo sacro e musicale, calato nel contesto storico e territoriale.