Simeon Goshev, interpretazione e tecnica conquistano il pubblico della Gog

Il terzo concerto della Stagione GOG “Autunno 2021” è stato estremamente ricco e articolato, eppure è passato in un soffio. Un debutto, sul palco della GOG, per il pianista Simeon Goshev con il calore dello zoccolo duro della Gog che gli ha strappato a suon di applausi e diversi “bravo” due bis.

Tanto calore e sussurri  quali “incredibile” , “giovanissimo”, “perfetto”  hanno benedetto, ben oltre ogni previsione, questo pianista originario della Bulgaria, Simeon Goshev, apprezzato  soprattutto per le sue interpretazioni dei capolavori del Classicismo Viennese, nonché dei vari repertori del Novecento.  E del resto di Brahms è riuscito a tirare fuori un’espressione così carica da vestirlo di “contemporaneità”, come ha fatto notare uno dei più grandi volti noti in sala. I  più recenti successi di Goshev in competizioni internazionali hanno incluso il Primo Premio alla Bösendorfer Competition di Vienna e il Secondo Premio alla International Piano Competition Pancho Vladigerov di Shumen in Bulgaria, entrambi nel 2019. Ha, inoltre, vinto due premi alla Leoš Janáček Competition di Brno nel 2017.

Il concerto da Beethoven a Brahms ha contemplato le Bagatelle Op.126 (1823-24) , 15 Variazioni e fuga in mi bemolle maggiore op. 35 Variazioni Eroica” (1802) e la Sonata n. 3 in fa minore op. 5 (1853) di Brahms. Le Bagatelle Op. 126 sono la quinta essenza della variazione e così vengono veicolate al pubblico, ricordando alla mente la struttura dei successivi Quartetti. A brillare particolarmente l’Allegro in Sol minore, per l’impetuosità e la dominanza, e il Presto dove si coglie la contrapposizione tra luci e ombre tra il Sol minore e il Maggiore passando senza sfumature e sbavature dall’inquietudine alla pace più rasserenante.

Ottima tecnica nelle Variazioni, senza caratteristiche estremamente personali, sebbene venisse comunque fuori la cifra stilistica di Goshev. Nella Sonata invece sorprende non tanto sulla tecnica, su cui del resto ha già conquistato il pubblico, ma proprio nella caratterizzazione dell’Andante Espressivo, tra gli accordi di terza e di sesta e quell’incedere così ombroso, così chiuso che anticipa pagine decisamente diverse, irrefrenabilmente romantiche tra cui lo Scherzo, che, come chi è amante di storia della musica sicuramente sa, appassionò pure Clara Schumann.

In Goshev un assioma su tutti: la vita prima di essere vissuta va interpretata. E’ quello che riesce a fare, cogliendo lo spirito delle composizioni, per dire solo dopo la sua, spesso un’idea che va oltre l’età anagrafica e mostra maturità.

Prossimo evento lunedì 8 novembre alle ore 20:30 con Grigory Sokolov al pianoforte, il fuoriclasse dei fuoriclasse, che interpreterà la Kreisleriana. Fantasien op. 16 di Robert Schumann e i 10 Preludi op. 23 di Sergej Rachmaninov, a cui seguiranno a ruota i bis, c’è da scommeterci.