Il Teatro Nazionale “occupa” il Parco dell’Acquasola

E’ strettamente legata a Genova la programmazione estiva del Teatro Nazionale, presentata questa mattina nel foyer del Teatro della Corte dal presidente del Teatro Alessandro Giglio e dal direttore Davide Livermore.

Novità interessante, la scelta della location: il Parco dell’Acquasola disegnato nei primi decenni dell’Ottocento dall’architetto civico Carlo Barabino cui si deve, con la realizzazione di via Assarotti, di piazza Corvetto, del Carlo Felice e del Palazzo dell’Accademia, l’impostazione della “nuova” Genova, uscita dai caruggi e dal Centro Storico.

Nei programmi del vertice del Teatro Nazionale (il presidente Alessandro Giglio e il direttore Davide Livermore) il Parco dell’Acquasola, in posizione strategica, centrale a Genova e ben conosciuto dai genovesi, potrebbe diventare il “quinto” palcoscenico del teatro, il luogo dove portare i propri spettacoli nei mesi estivi.

Il cartellone, intitolato “Stelle e storie” prevede all’Acquasola due spettacoli fra il 2 e il 19 giugno.

Una scena della Congiura del Fiesco diretto da Carlo Sciaccaluga

 

Il 2 tornerà in scena “La congiura del Fiesco a Genova”, accolto con eccezionale successo la scorsa estate in piazza San Lorenzo e adesso interamente ripensato per la nuova location dal regista Carlo Sciaccaluga e dalla scenografa e costumista Anna Varaldo. La fama della Repubblica genovese, ricca e potente, capace di restare indipendente dal Medioevo sino alla fine del Settecento – epoca in cui è stata scritta l’opera di Schiller – risplendeva in tutta Europa. “La congiura del Fiesco a Genova” immortala gli avvenimenti che nel 1547 portarono il giovane Gianluigi Fieschi, Conte di Lavagna, a ordire una congiura contro Andrea Doria, sino a quel momento dominatore incontrastato della città.  Vestiti con splendidi costumi d’epoca, realizzati dalla sartoria del Teatro Nazionale, gli attori  (Simone Toni, Andrea Nicolini, Roberto Serpi, Aldo Ottobrino, Irene Villa, Barbara Giordano, Francesco Sferrazza Papa, Rabii Brahim, Silvia Biancalana, Davide Mancini, Melania Genna, Chiara Vitiello) danno vita a personaggi incisi nella storia, oltre che nella toponomastica genovese. Lo spettacolo sarà replicato fino al 14 giugno.

Una scena da “Via della Maddalena”

 

Il 16 giugno (repliche fino al 19) debutterà invece “Via della Maddalena”, testo di Marco Taddei, regia di Aleph Viola, interpreti Elsa Bossi, Sebastiano Bronzato, Federico Gatti, Paolo Li Volsi, Aldo Ottobrino, Deniz Ozdogan, Carolina Rapillo, Roberto Serpi, Marco Taddei, Irene Villa. Lo spettacolo, realizzato con un particolare gioco scenico che sfrutta due videocamere e una parete di plexiglass per mostrare i personaggi da diverse angolazioni, racconta la storia di un farmacista rimasto vedovo che torna a vivere nei luoghi della sua infanzia insieme alla figlia adolescente. I loro destini si incrociano con quelli degli abitanti dell’antica strada, immortalata dalle canzoni di De Andrè.

Il Teatro Nazionale ha previsto anche una programmazione regionale. Il 23 giugno a Santa Margherita Ligure debutta in prima nazionale “Lettere da molto lontano”, spettacolo di Elena Dragonetti, liberamente ispirato all’opera di Toon Tellegen, acclamato autore per l’infanzia paragonato al nostro Gianni Rodari. Costruito su un mix di danza e narrazione “Lettere da molto lontano” durante i mesi estivi sarà presentato in parchi e giardini di diverse località liguri, da Rapallo a Finale Ligure, da Campomorone a San Terenzio, in collaborazione con la Regione Liguria.

Andrà invece in scena al Teatro Sociale di Camogli il 13 e 14 giugno “Posidon Caribù Lullabì”, variazioni danzanti sul mito di Elettra, saggio degli allievi della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”.