GOG: festosa apertura con i Solisti Aquilani

I Solisti Aquilani sono un complesso storico, da anni apprezzati a livello internazionale. Il graduale e costate ricambio dei suoi componenti (oggi il gruppo è particolarmente giovane) non ne ha compromesso la compattezza sonora, l’equilibrio fonico, il gusto musicale.

Qualità emerse appieno ieri sera al Carlo Felice per il primo appuntamento in stagione con la Giovine Orchestra Genovese.  In programma Vivaldi e Johann Sebastian Bach, ovvero il tardo barocco declinato da due angolazioni differenti.

Del compositore veneziano si sono ascoltati quattro Concerti, due per archi e basso continuo, due per violino, archi e basso continuo e uno per due violini, archi e basso continuo; del musicista tedesco è stato eseguito il Concerto per due violini in re minore BWV 1043.

Solisti sono stati Giuliano Carmignola e Daniele Orlando. Due stili esecutivi differenti, bel amalgamati tuttavia fra loro. Carmignola, tecnica fluida e ineccepibile, ha evidenziato un piglio alquanto aggressivo, un fraseggio a tratti nervoso sia pure ben calato nelle atmosfere barocche. Orlando ha mostrato un approccio più contenuto, austero con una lodevole ricerca del suono.

Il complesso ha assecondato i due solisti con eccellente partecipazione espressiva: ammirevoli, ad esempio i pianissimi ottenuti con un equilibrio ammirevole fra le diverse sezioni strumentali.

Si cita in particolare il Largo bachiano restituito da solisti e complesso con rara eleganza espositiva e limpido fraseggio.

Applausi calorosi e meritati. Non numerosissimo, purtroppo, il pubblico. Per il primo concerto ufficiale di stagione ci si sarebbe aspettata una maggiore affluenza.