GOG: l’eleganza del duo Rizzi-Lucchesini

La Giovine Orchestra Genovese ha riaperto la stagione, ieri sera, all’insegna della musica francese fra fine Ottocento e primo Novecento. Una letteratura segnata, nel passaggio dal tardo romanticismo alle atmosfere impressioniste, da una scrittura elegante e di rara raffinatezza. Protagonisti del concerto, il violinista Marco Rizzi e il pianista Andrea Lucchesini che alle ben note doti individuali hanno dimostrato di saper unire anche un buon affiatamento, lavorando assai bene nel fraseggio e nell’equilibrio delle dinamiche.

Programma aperto, dunque, dalla Sonata in sol minore di Debussy, restituita con gusto e belle soluzioni espressive.

Poi la Sonata in do maggiore di Reynaldo Hahn, compositore venezuelano naturalizzato francese, allievo di Massenet e Gounod, compagno di studi al Conservatorio di Parigi di Ravel e Cortot, legato da profonda amicizia a Marcel Proust. Autore di molte pagine vocali, il suo stile induce in un melodismo suggestivo se pur di maniera, sostenuto comunque da una scrittura armonica ricercata e suadente. Rizzi e Lucchesini hanno garantito una lettura fluida e convincente.

Un momento del concerto di ieri sera al Carlo Felice

 

Infine, clou della serata, la Sonata in la maggiore di Cesar Franck, una delle vette della letteratura per duo violino e pianoforte dell’Ottocento.  La forma ciclica scelta dall’autore comporta il continuo ritorno di elementi tematici che dando compattezza all’opera offrono rimandi suggestivi da un movimento all’altro in un gioco che ora è puramente lirico, ora si addensa in elementi contrappuntistici. Pagina di intenso melodismo, ma anche di forte passionalità. La lettura del duo, inappuntabile per coerenza e limpidezza espositiva è forse un po’ mancata sul piano della espansione emotiva.

Applausi comunque calorosi e meritatissimi.