La cultura a tavola, secondo appuntamento dell’Accademia Italiana della Cucina alla Sala della Trasparenza di Genova

Le delegazioni dell’Accademia Italiana della Cucina da Genova alla Spezia, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, alla Pesca e al Marketing Territoriale di Regione Liguria, daranno vita lunedì 29 maggio alle 17 nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria (piazza de Ferrari 1, piano terra) al secondo incontro sulla cultura, l’enogastronomia e la tavola dai secoli più remoti ai giorni d’oggi con diversi specialisti del settore. L’iniziativa, intitolata “Il Pesce a tavola”, è nata da un confronto tra i delegati, il coordinatore territoriale e il vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura e alla Pesca.

“Le delegazioni della Liguria dell’Accademia Italiana della Cucina sono soddisfatte di questo secondo appuntamento di approfondimento sulla realtà gastronomica, agricola e di risorse produttive del territorio – spiega il coordinatore territoriale per la Liguria dell’Accademia Italiana della Cucina Paolo Lingua -, in stretta e costruttiva collaborazione con la Regione Liguria. Abbiamo così individuato anche uno strumento di comunicazione culturale per far conoscere all’opinione pubblica la nostra attività e il nostro impegno. Possiamo anticipare che abbiamo già altri appuntamenti e altre iniziative, in collaborazione con la Regione, per i prossimi mesi”.

L’incontro verrà aperto dai saluti istituzionali, cui seguiranno gli interventi di Paolo Lingua coordinatore dell’Accademia della Cucina per la Liguria e giornalista su “La storia di una lunga rotta”, di Antonio Di Natale della delegazione Genova su “La crescita della pesca dei grandi pelagici e della loro presenza sulla tavola”, di Patrizia Gallotti della delegazione La Spezia con “Per saperne di più sui mitili del Golfo della Spezia” e, sul finale, Egle Pagano della delegazione Tigullio con “L’armonia tra il vino e il pesce” per allargare lo sguardo sino ai nostri filari e a coltivazioni spesso a strapiombo sul mare.

“Parleremo del pesce come risorsa e del mare come habitat da valorizzare – spiega il vice presidente della Regione Liguria – passando dalle varie tipologie di pesca alla mitilicoltura sino agli abbinamenti di elezione con i vini del territorio. Dai cibi della tradizione a quelli importati, la diffusione del pescato sulle tavole vede per secoli l’influenza dei mercanti. Lo stoccafisso di Genova era pressoché norvegese, il merluzzo secco o salato scandinavo. Sono tutte storie di rotte commerciali. Si affronterà anche l’evoluzione del gusto e del marketing delle eccellenze alimentari ed enoiche che stravolgono non solo le ricette, ma anche l’etimologia di alcuni piatti. Dalla storia arriveremo all’attualità, alle politiche di tutela del nostro mare e al supporto delle aziende liguri. Per la pesca del territorio la nuova programmazione ha a disposizione 12 milioni di euro. Le grandi sfide da cogliere sono prevalentemente quelle del ricambio generazionale, della diversificazione delle attività e dell’efficientamento ambientale”.