Premio Paganini: il via alla 57° edizione

Con l’appello dei concorrenti a Palazzo Tursi, prende il via ufficialmente lunedì mattina (ore 10) il 57° Premio Paganini.

Alla manifestazione sono ammessi da regolamento 30 concorrenti. Si erano iscritti 117 violinisti provenienti da tutto il mondo: sette sono stati ammessi automaticamente in quanto premiati in altri Concorsi riconosciuti dalla Federazione di Ginevra. Gli altri hanno dovuto sottoporsi alle preselezioni tenute fra aprile e maggio a Guangzhou, New York, Praga, Tokyo e Genova.

Dei 30 candidati 8 arrivano dalla Cina, 7 dal Giappone, 6 dalla Corea del sud, 2 ciascuno da Italia e Stati Uniti e 1 ciascuno da Olanda, Svezia, Georgia, Taiwan e Germania. I dati confermano la tendenza ormai evidente da anni con una sensibile supremazia, a livello almeno quantitativo, dei paesi dell’Estremo Oriente e con una partecipazione ridotta ai minimi termini da parte dell’Europa occidentale.

Settanta saranno i concerti premio previsti per il vincitore e concordati dal direttore artistico Nazzareno Carusi: spicca fra le istituzioni che hanno aderito il Teatro alla Scala che per la prima volta offrirà un concerto a un vincitore di concorso.

Salvatore Accardo presiederà la Giuria

 

La Giuria, presieduta da Salvatore Accardo (Premio Paganini 1958) sarà formata da Ilya Grubert (Premio Paganini 1977), Michael Guttman, Regis Pasquier, Christopher Reuning, Maxim Vengerov e  Reiko Watanabe (quarta nel 1983, terza nel 1984 e seconda nel 1986, anno in cui il primo premio non fu assegnato).

Il calendario delle prove prevede le eliminatorie martedì e mercoledì prossimo a partire dalle 8,30 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi.

I concorrenti dovranno eseguire un lavoro di Bach, tre Capricci di Paganini e il pezzo contemporaneo appositamente commissionato a Silvia Colasanti, A una voce lontana presto ascolto per violino solo.

Venerdì 20 ci si sposterà al Carlo Felice dove fino al giorno successivo si terranno le semifinali (12 al massimo gli ammessi) con inizio alle ore 10: programma articolato della durata massima di 75 minuti con una Sonata scritta a partire dal 1781, una Sonata del Novecento, una composizione di Paganini fra un lungo elenco riportato nel bando e una composizione virtuosistica per violino solo o per violino con accompagnamento del pianoforte. Quattro saranno le pianiste impegnate in questa fase: Maria Grazia Bellocchio, Monica Cattarossi, Luna Costantini e Valentina Messa.

La finale è stata divisa in due fasi: mercoledì 25 (ore 15) i 6 ammessi disputeranno la prima parte concertando ed eseguendo un Concerto di Mozart con l’Orchestra del Carlo Felice, senza direttore. Tre saranno promossi alla ultimissima prova fissata per venerdì 27 con inizio alle ore 15: con l’Orchestra diretta da Michele Gamba ognuno dei candidati eseguirà un Concerto di Paganini e un Concerto scelto in una lunga lista inserita nel bando, da Bartok a Beethoven, da Brahms a Cajkovskij, da Mendelssohn a Prokof’ev e Sibelius.

L’ultima edizione, come è noto, nel 2021, ha visto il trionfo di Giuseppe Gibboni, quarto italiano ad aggiudicarsi il Premio dopo Salvatore Accardo, Massimo Quarta e Giovanni Angeleri.