Genova, tutto esaurito per i concerti “gemelli” di Ligabue

Due date gemelle, la prima lunedì 13 novembre e la seconda martedì 14 sempre allo Stadium di Genova, restano nella storia per il tour “Dedicato a noi” di Luciano Ligabue. Migliaia di persone e traffico paralizzato alla Fiumara di Sampierdarena. Un grande ritorno, dopo l’ultimo live “Certe notti” del 2017, per celebrare oltre 30 anni di carriera, 25 album, svariati film e libri e oltre 800 concerti all’attivo. Nel mezzo anche una capatina a sorpresa a Sestri Levante, dove ha voluto visare la mostra che lo ritraeva a firma di Jarno Iotti ( 70 scatti a riassumere la sconfinata carriera di Luciano), recentemente conclusasi e riaperta apposta per l’occasione.

Ma torniamo a “Dedicato a noi” (Warner Music Italy), che è anche il titolo del nuovo album di Luciano Ligabue uscito a 3 anni di distanza da “7”. Tempo insolito di lavorazione per il cantautore, abitualmente più prolifico ed irruente. Il pubblico di Genova ben conosceva il singolo che lo ha anticipato “Riderai”, cantandolo per tutto il tempo con l’artista all’eco del ritornello “Riderai fino a piangere di gusto…riderai , salirà la tenerezza, riderai e avrai tutte le ragioni”. Dissacrante e intimo questo ultimo progetto scritto da Ligabue e coprodotto con Fabrizio Barbacci, che vuole ricordarci la caducità delle ansie ingiustificate e mostrare il valore del tempo e di un gesto liberatorio.

Storie universali, se vogliamo, ma che ci riconducono sempre all’originalità del dell’individuo, come ben fa presagire il titolo dell’album. Una riflessione su quanto ogni percorso possa essere al contempo simile e diverso, costruzione di scelte individuali, di sorprese, di avvenimenti del tutto inaspettati, di gioie e di sofferenze, che forgiano anche la propria visione del mondo. Il 17 novembre esce in radio invece il nuovo singolo di Ligabue “La metà della mela” , estratto proprio dal quattordicesimo album di inediti “Dedicato a Noi”, su una coppia che convive senza arrendersi alle difficoltà, consci della grande forza quasi soprannaturale che lega due anime predestinate. In scaletta anche le hit più popolari al largo pubblico, in cui non potevano mancare “Tra palco e realtà” , “Balliamo sul mondo”, “Piccola stella senza cielo” e “Questa è la mia vita”. Applausi calorosissimi e un arrivederci al prossimo concerto genovese.