Un concerto stregato ritesse il mito di Cassandra, profetessa condannata a non essere creduta per l’eternità, dalle mura di Micene, dove approda schiava di Agamennone dopo la distruzione di Troia, a un universo contemporaneo costellato di altri abbagli.
Elisabetta Pozzi, al Duse di Genova fino al 23 febbraio in “Cassandra o dell’inganno”, una produzione del Teatro Nazionale di Genova e del Centro Teatrale Bresciano, fa vibrare tutte le corde della sua arte: intelligenza nello scandaglio dei testi, fisicità sanguigna e al tempo stesso quasi incorporea, voce accordata in siderale sintonia sulle musiche di Daniele D’Angelo.
Regala così alla platea un personaggio che potrebbe essere legittimamente preso, come è stato fatto più volte in passato, come simbolo di una certa condizione femminile (la condanna imposta da Apollo respinto, il destino di preda di guerra, la marginalità alla corte del padre Priamo, lo scarso peso dato alle sue parole nella polis) ma di diventa altro e di più: un simbolo dell’uomo inteso come umanità e di una verità perennemente cercata e oscurata.
La Cassandra di Elisabetta Pozzi parla a un mondo, oggi più che mai disorientato da una realtà che diventa chaira sempre dopo e spesso mai, attraverso testi antichi e contemporanei. Omero, Eschilo Euripide, Ritsos, Szymborska , Massimo Fini sono fluidificati dall’attrice-autrice in una miscela che sembra annullare la differenza dei secoli tra gli ingredienti senza allentarne la forza.
In un crescendo ipnotico al quale contribuiscono anche le scene e i costumi di Guido Buganza,cangianti grazie alle luci di Luca Bronzo, e i movimenti scenici di Guido Romano la visione finale della veggente inascoltata colpisce al cuore gli spettatori. Il cavallo che nascondeva nella sua pancia guerrieri greci pronti a conquistare la città assediata da dieci anni è diventato una tela di ragno dove l’uomo di ritrova intrappolato dopo averla vista crescere a dismisura. Cassandra non è creduta neppure questa volta ma la grandezza dell’artista ci lascia intendere che non si rassegnerà.