Nella mitologia greca, Mentore era il figlio di Alcimo al quale Ulisse aveva affidato il figlio Telemaco prima di partire per la guerra di Troia. Il vocabolo mentore ha così assunto nel tempo il significato di consigliere, di precettore.
Mentors è il titolo di un bel CD inciso da Da Vinci Classics che ha come protagoniste due giovani musiciste formatesi nell’ambiente genovese, la clarinettista Gaia Gaibazzi e la pianista Clarissa Carafa.
Il titolo intende evidentemente significare che gli autori affrontati hanno svolto nel loro tempo una funzione di “guida saggia” in equilibrio fra tradizione e modernità, aprendo la musica verso il futuro, ma senza rinnegare il passato.
Si tratta di Max Reger, di Robert Schumann e di Johannes Brahms: la loro attività copre in pratica tutto l’Ottocento e sconfina, con Reger, nel primo Novecento. Un’epoca dunque ricca di fermenti che i tre autori colsero e seppero restituire nella loro produzione nella quale il settore cameristico ha svolto un ruolo importante.

Gaibazzi e Carafa propongono dunque di Reger la Sonata op. 49 n. 1 del 1900, Albumblatt e Tarantella, entrambi del 1902. Di Schumann si possono ascoltare i Fantasiestücke op. 73 del 1849, mentre di Brahms viene eseguita la matura Sonata op. 120 n.1 del 1894.
Opere distanziate nel tempo accomunate dalla ricerca di un intenso dialogo fra i due strumenti e dalla eleganza nel rapporto “timbrico” fra le due voci.
Alla intensa costruttività di Schumann (i Fantasiestücke sono fra i suoi capolavori cameristici) si accosta il melodismo meditato e profondo di Brahms che scosso in quell’anno dalla morte di alcuni cari amici e lui stesso in salute precaria (si sarebbe spento tre anni dopo) cercò rifugio ancora una volta nella campagna di Ischl dove compose appunto le due Sonate op. 120.
Gaibazzi e Carafa formano un duo ben amalgamato. Entrambe tecnicamente inappuntabili, evidenziano in questo CD (realizzato a Villa Borzino, a Busalla) un bell’affiatamento, condizione fondamentale per garantire a pagine così complesse sul piano interpretativo la giusta chiave di lettura. Bel suono, fraseggio elegante, dinamiche calibrate, il duo regala insomma una serie di letture efficaci e godibili.