“Prima Verdi”, il primo recital discografico di Francesco Meli

Ieri sera, nel foyer del Teatro Carlo Felice, è stato presentato il disco “Prima Verdi”, incisione di arie verdiane ad opera del nostro amico genovese Francesco Meli accompagnato dall’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Marco Armiliato.

Il disco, che rappresenta il debutto discografico in un recital di Francesco Meli,  comprende arie per tenore da numerose opere, partendo dagli “anni di galera” con I Lombardi alla prima crociata, toccando molte opere dell’evoluzione musicale del genio di Busseto, fino ad arrivare a Otello dimostrando una duttilità e una capacità interpretativa attenta ad ogni dettaglio, parola per parola, nota per nota.

Introdotto dal Sovrintendente Claudio Orazi, Francesco Meli è stato intervistato da Alberto Mattioli che gli ha posto molte domande sul modo di cantare Verdi e su quella che viene chiamata la “voce verdiana”.

Meli ha dettagliatamente risposto a tutte le domande e in particolare, sulla voce verdiana, ha spiegato che, piuttosto di parlare di voce, si tratta di discutere sul modo di cantare Verdi, portando ad esempio Aureliano Pertile e, sopra tutti, Carlo Bergonzi.

Ha spiegato che per cantare Verdi è necessario, innanzitutto,  l’assoluto rispetto dello spartito della sua lettura attenta e dettagliata e della cura dell’emissione.

Il nostro, in questi anni, si è focalizzato sulla musica verdiana interpretando molti ruoli nelle diverse opere, da Giovanna d’Arco a Simon Boccanegra, Ernani, Due Foscari, Trovatore, Aida e Macbeth costruendo una carriera molto apprezzata, non solo in Italia, ma in tutto il mondo,  che lo ha portato a inaugurare per ben cinque volte la stagione del Teatro alla Scala. Proprio oggi si concludono le repliche del Macbeth inaugurale della stagione corrente.

Meli ha, ancora una volta, affascinato i presenti con due interpretazioni: “Ah, la paterna mano” da Macbeth e “O si ben mio con l’essere” dal Trovatore riscuotendo calorosissimi insistenti applausi.

E, poi, via, tutti a comprare il disco per ottenere l’autografo dell’interprete, sempre disponibile ad accogliere le numerose richieste con un gentile sorriso.