Palazzo della Meridiana, tutto lo stupore del “Barocco Segreto” in mostra

Audaci prospettive, movimenti pluridirezionali,  pittura illusionista, altissima competenza tecnica, una nuova visione dell’uomo, libertà immaginativa e coinvolgimento emotivo dello spettatore sono solo alcune delle caratteristiche che emergono nella preziosa mostra inaugurata a Palazzo della Meridiana a Genova. Se poi si assomma che diverse opere  sono esposte al pubblico per la prima volta, l’incantesimo è servito.

Si intitola infatti “Barocco segreto. Arte genovese dalla collezioni private”, la mostra su curatela scientifica di Agnese Marengo e Anna Orlando, aperta fino al 10 luglio, che si inserisce nel “Progetto Superbarocco” targato Genova. E’ uno dei più preziosi eventi che fanno riscoprire ed innamorare del Barocco, uno dei periodi più fulgidi della nostra storia, che vedeva Genova tra le più fulgide grandi capitali d’Europa. Un città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”, queste le parole di Francesco Petrarca dedicate a Genova. “Il titolo Superbarocco –spiegano il sindaco Bucci e l’assessora Grosso-  richiama proprio l’aggettivo “superba”, con cui veniva chiamata Genova, polo culturale ed economico. Proprio in quel periodo infatti vennero create da celebri artisti stranieri come Rubens, Van Dyck, Puget, e brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari, opere di sorprendente qualità. Dopo la mostra ‘Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco’ alle Scuderie del Quirinale di Roma ( centoventi opere d’arte che coprono 150 anni), sono disseminate altre grandi esposizioni a Palazzo Ducale, alla Carige, in diversi musei e residenze cittadine. La mostra a Palazzo della Meridiana è un unicum per intenzioni e risultati, frutto di grandi e costanti collaborazioni”. L’intento, particolarmente azzeccato, è quello di attraversare, in una sorta di rewind temporale, i salotti dei grandi palazzi con le collezioni private di maggiore pregio ed interesse, tra l’altro al primo piano nobile di uno dei più importanti Palazzi dei Rolli Patrimonio Unesco dal 2006.

“Quello che resta è il sapore della scoperta, del resto queste opere potete vederle sicuramente oggi, poi torneranno alla loro destinazione nelle collezioni private. E’ un’occasione da non perdere. Il taglio nuovo dell’esposizione è evidente, così come la straordinaria bellezza, con luci e ombre, che stupisce e lascia un senso di vortice capace di richiamare all’interiorità più profonda il visitatore”, commenta l’assessora regionale Cavo, tra i presenti all’inaugurazione, che non ha fatto mancare il sostegno della  Regione, unitamente agli altri enti e sponsor. Presente al taglio del nastro anche la storica dell’arte Giovanna Rotondi Terminiello –unitamente a molte personalità politiche e del gotha italiano della cultura e dell’imprenditoria- , che ha realizzato una delle più importanti mostre sul barocco mai realizzate  a Genova, quella appunto su Genova nell’età barocca. Correva l’anno 1992 per le Colombiadi “ ed è stata concepita e portata a termine con pochissime finanze, ma molto ingegno di squadra, in un team che vedeva anche la partecipazione di una giovanissima Anna Orlando”, di cui è rimasto, ancora reperibile sul mercato il catalogo Nuova Alfa Editoriale (Galleria Nazionale di Palazzo Spinola – Galleria di Palazzo Reale, 2 maggio – 26 luglio 1992. Saggi di Carlo Bitossi, Piero Boccardo, Franco Boggero, Gianni Bozzo, Maria Grazia Molina).

“Non potevamo mancare – spiega Davide Viziano, presidente associazione Amici di Palazzo della Meridiana – e questa è un’avventura che si inserisce in un momento complesso, pensiamo alla guerra e alla pandemia, lanciando un messaggio positivo. Qui abbiamo esposto opere che arrivano solo da collezioni private, che non erano visibili, e questa è un’occasione per far conoscere i tesori segreti dei nostri magnifici palazzi genovesi”. L’esposizione vede un allestimento con i colori dell’Ucraina, come simbolo di auspicio alla pace, e prevede molte chicche: oli, disegni, maioliche, argenti, sculture, in tutto circa una cinquantina di manufatti, per raccontare tout court il Barocco a Genova e lasciare il gusto della riscoperta delle proprie radici e della propria storia. Non in ultimo, piace sottolineare come la mostra sia in ricordo della scomparsa storica dell’arte Ezia Gavazza. Tutte le informazioni qui https://www.palazzodellameridiana.it/le-mostre/

Il trailer qui https://youtu.be/XZ9Mzxkefgo