Mozart fra Zingarelli e Jommelli

Uno dei filoni del cartellone sinfonico di quest’anno del Carlo Felice era dedicato a “Mozart l’italiano”. L’idea di base era accostare il grande Salisburghese che, come è noto, fu profondamente influenzato anche (e non solo) dalla produzione italiana del tempo ad alcuni compositori nostrani vissuti nel Settecento. Operazione interessante anche perché il Settecento italiano così importante nella storia della musica è oggi, con l’eccezione di pochi casi (Vivaldi, in primis), alquanto bistrattato.

Ieri sera  nella Chiesa Santa Maria Assunta in Carignano il nuovo appuntamento con il ciclo ha proposto una Sinfonia di Nicola Antonio Zingarelli (autore di un’ampia produzione, musicista di solida preparazione, direttore del Conservatorio di Napoli), una Ciaccona di Jommelli e due Sinfonie di Amadeus. Sul podio dell’Orchestra del Teatro il giovane Giulio Prandi.

Programma interessante. La Sinfonia di Zingarelli evidenzia una scrittura brillante, un melodismo tipico partenopeo, pregevole la Ciaccona di Jommelli  compositore che con Traetta  fu tra i principali artefici di una “europeizzazione” dello stile napoletano con riferimento alla riforma gluckiana. E, naturalmente, le due Sinfonia mozartiane, in particolare da segnalare la n.25 K 183 dal piglio drammatico con quell’attacco violento che conferisce alla partitura un tono particolare nel contesto sinfonico dell’autore.

Giulio Prandi in concerto

 

Considerato uno specialista del settore, Prandi ha evidenziato una gestualità altamente plateale e un piglio decisamente nervoso. La sua lettura, certamente accurata nelle intenzioni, ha sofferto sensibilmente l’eccessiva riverberazione della Chiesa. Le Chiese, sia chiaro, hanno tutte un’acustica ridondante (non a caso quando si parla di riverberazione si parla di “effetto cattedrale”); in questo caso però la risposta era davvero eccessiva e le frasi si accavallavano in maniera tale da rendere poco chiaro tutto il fraseggio. Un concerto, insomma, da riascoltare in altro ambiente.

Questa sera il programma sarà replicato nella Cattedrale di Porto Maurizio (ore 21), mentre domani sarà proposto nella Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo.