Rossini fra musica e cucina

«Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama la vita e che sva­nisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo». Si è conclusa con questa riflessione di Rossini il divertente spettacolo organizzato dalla nostra Associazione, nei giorni scorsi, nella sala da concerto della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.

«Rossini fra musica e cucina», scritto da Roberto Iovino è un gustoso racconto sul rapporto del grande autore del Barbiere di Siviglia con la musica, ma anche e soprattutto con i fornelli. Considerato il più grande gourmet fra i compositori, autore lui stesso di una celebre ricetta (i «Tournedos alla Rossini», realizzata con la collaborazione di un grande chef, Careme) Rossini ha lasciato molte testimonianze sulla sua predilezione per stracchini, tacchini, maccheroni e tartufi, questi ultimi da lui definiti i «Mozart dei funghi».

Lo spettacolo, dunque, alterna letture di lettere e aneddoti a esecuzioni musicali dedicate a Rossini, ma non solo, perché il testo coinvolge anche Bach (la sua celebre Cantata del caffè) e Verdi che se non fu un gourmet all’altezza del collega più anziano, ha avuto anche lui un buon rapporto con i fornelli.

Gli interpreti dello spettacolo

 

Lo spettacolo, simpatico e scorrevole ha coinvolto Roberto Iovino e Nicole Olivieri nel ruolo di narratori, affiancati dai musicisti: la stessa Olivieri e Marta Caccialanza, flauti, Giulia Filippi, canto e Dario Bonuccelli, pianoforte e protagonista di diritto della piece come iscritto all’ONAF, associazione che riunisce gli assaggiatori di formaggi! Lodevoli le esecuzioni delle varie pagine proposte, calorosamente applaudite dal pubblico che nella splendida cucina del Palazzo ha poi potuto anche leggere alcune ricette e lettere di Rossini, esposte per l’occasione.