Il coinvolgente “virtuosismo” dell’Orchestra Paganini

Affiatamento, amicizia, rigore e professionalità. Sono le qualità che costituiscono la forza e la caratteristica quasi unica dell’Orchestra Paganini, esibitasi ieri sera al Teatro Akropoli nel concerto d’apertura del ciclo dedicato ai giovani dalla Giovine Orchestra Genovese.

Una bella lezione di maturità da parte di un complesso i cui componenti si sono conosciuti bambini tra i leggii, sono cresciuti diventando professionisti ma non hanno perso la voglia di suonare insieme e in allegria con il piacere di fare musica insieme.

Il programma vivaldiano ideato dal loro fondatore e direttore Vittorio Marchese era congegnato proprio per rimarcare le loro migliori qualità.

Il gruppo ha suonato senza direttore (violini e viole in piedi), mostrando una perfetta comunione d’intenti e le opere presentate hanno consentito a quasi tutti i componenti di emergere dal gruppo per dimostrare di avere le carte in regola anche come solisti.

Un momento del concerto all’Akropolis

 

In apertura dunque il Concerto in sol minore per due violoncelli ha evidenziato l’autorevolezza interpretativa dei due solisti Carola Puppo e Daniele Canepa, assecondati con puntualità è duttilità sonora dal complesso guidato dal primo violino, Yesenia Vicentini.

Poi le Stagioni, i quattro concerti più celebri fra i quasi 600 composti da Vivaldi. Due le novità. Marchese ha letto a ogni movimento i versi dei sonetti descrittivi attribuiti a Vivaldi illustrando brevemente i vari momenti delle quattro partiture. E tutti i violinisti dell’Orchestra (Andrea Caruso, Francesco Pollero, Elena Martini, Andrea Piras, Filippo Bogdanovic, Filippo Taccogna, Rachele Cecchucci e Yesenia Vicentini) si sono alternati appunto nel ruolo di solista. Una bella prova di insieme e di virtuosismo dei singoli.

Un concerto, insomma, da incorniciare che ha dimostrato ancora una volta le bellissime potenzialità del gruppo.

Pubblico numeroso, applausi calorosi a tutti gli interpreti: oltre ai già citati, anche le viole Andrea Paganelli e Ilaria Bruzzone, il contrabbasso Nicolò Giaconi, la clavicembalista Lisa Amirfeiz e la violoncellista Lisa Amirfeiz. Piacevole scoperta del Teatro Akropolis, un ambiente dall’apparenza tetra, ma funzionale e con buona acustica, almeno per gli archi.