Bisio mattatore al Teatro Ivo Chiesa

Ha impiegato tre anni ad approdare sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa, ma ieri, finalmente, Claudio Bisio ha potuto recitare finalmente La mia vita raccontata male.

Lo spettacolo, liberamente tratto dal regista Giorgio Gallione dalla narrativa di Francesco Piccolo, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, era infatti arrivato alla prova generale già due anni fa per poi essere bloccato dalla chiusura dei teatri per la pandemia. Lo scorso anno stava per andare in scena, quando a prendersi il covid è stato proprio Bisio. Da allora lo spettacolo ha girato le piazze italiane e ieri, appunto, è tornato sul palcoscenico dove era stato provato e dove avrebbe dovuto debuttare in prima nazionale.

Gallione e Bisio vantano una pluridecennale collaborazione e la loro perfetta intesa si vede. Uno spettacolo montato con intelligenza e ironia e ormai rodato da molte recite.

Gallione ha impostato una scena piena di televisori (di quelli grandi con il tubo catodico), di libri, di seggiole e divani: una casa caotica con altri oggetti che a turno calano dall’alto per connotare i diversi episodi raccontati.

E la narrazione mescola fantasia e realtà, parte da momenti storici precisi (il campionato di calcio del 1974 quando i tedeschi dell’est vinsero contro i tedeschi dell’ovest, la discesa in campo di Berlusconi) nei quali si inseriscono episodi di vita privata: la vita raccontata male di Bisio, ma anche di Piccolo e, attraverso loro, di tanti di noi che quegli anni li abbiamo vissuti e come i due protagonisti (autore e attore) abbiamo condiviso sentimenti, passioni, aspirazioni.

E’ un bel gioco fra nostalgia e attualità che tocca argomenti vari, dagli innamoramenti giovanili alle prime esperienze lavorative, dai figli all’impegno politico, senza dimenticare il tema dell’immigrazione. Sul palco, a sostenere l’articolato monologo, due eccellenti strumentisti,  Marco Bianchi e Pietro Guarracino, propongono le belle musiche scritte da Paolo Silvestri che alterna citazioni abilmente elaborate e momenti originali. Bisio è bravissimo a tenere il filo del discorso e a muoversi con ironia, leggerezza e naturalezza in un dialogo aperto e affabile con la platea. L’attore, del resto, è anche abilissimo nell’improvvisare e ieri ne ha dato un’ampia dimostrazione approfittando di due piccoli episodi per altrettanti “fuori programma”. Ha scherzato sulla “fuga” di due spettatrici della seconda fila che hanno abbandonato lo spettacolo nel pieno del suo monologo; e quando a pochi minuti dalla fine dello spettacolo un imprevisto alle luci lo ha costretto a interrompersi e poi a riprendere, Bisio ci ha costruito una simpatica gag, accusando le due spettatrici di sabotaggio, prendendosela con l’Enel e scherzando con la platea.

Pubblico numerosissimo e applausi calorosi a scena aperta e al termine della recita.