La comica irriverenza della Baistrocchi conquista il Genovese

È iniziato, come da tradizione, con il lancio della carta igienica dei goliardi presenti in galleria, il nuovo spettacolo portato in scena ieri sera al Politeama Genovese dalla Compagnia Goliardica M. Baistrocchi dal titolo Di poppa…o di prua?. 

La compagnia, che lo scorso anno ha festeggiato i 110 anni dalla fondazione, è la più antica in Italia ancora in attività. Nata nel 1913 da Mario Baistrocchi, tenente-studente dell’Università di Genova, è costituita da studenti ed ex studenti di Unige, esclusivamente uomini. Gli interpreti, attori e ballerini non professionisti, portano in scena praticamente annualmente spettacoli volti a raccontare in maniera comica e irriverente la società attuale, con particolare attenzione alle figure politiche locali.

Prima dello show, abbiamo avuto modo di incontrare l’autore, Edoardo Quistelli, da 40 anni circa nella Bai con il doppio ruolo anche di attore: “Sono un guitto da palcoscenico, di quelli che non si ricordano i copioni, che fanno casino, che fanno la battuta contro la gente”. Accanto a lui, Luigi Traverso, regista con alle spalle una presenza di 10 anni nella Bai, tornato quest’anno dopo un periodo di assenza. 

È evidente la stretta collaborazione e fiducia reciproca tra i due: “Abbiamo trovato un affiatamento eccezionale nel senso che io ho cercato di accontentarlo dove lui voleva, abbiamo fatto dei cambiamenti. Sono molto contento della collaborazione” sostiene Quistelli. 

 “Ho trovato in Edo (Quistelli) l’umiltà  di una persona che comunque dopo 40 anni di Bai può permettersi tutto e nessuno potrebbe dirgli assolutamente nulla e invece abbiamo condiviso, ci siamo trovati d’accordo, abbiamo mediato sempre sulle situazioni”, aggiunge Traverso. 

Il nuovo testo è ambientato su una nave da crociera, su cui il pubblico è invitato a viaggiare e dove avrà modo di incontrare vari personaggi. 

Le parrucche della Bai

 

“Lo spettacolo si compone di sketch molto attuali che rispecchiano ciò che sta avvenendo”: queste le parole del regista che per l’ideazione si è ispirato alla sua prima regia in Bai nel 1989 dal titolo La crociera delle follie.

Ed i riferimenti all’attualità sicuramente non mancano, ad esempio con l’esibizione di Loredana Bertè, appena rientrata dal Festival di Sanremo che canta la sua Pazza e al cast di Mare Fuori, impegnato proprio a girare l’ultima stagione a bordo della nave. Presenti anche richiami a livello internazionale, come Barbie e Ken.

“La cosa bella è che la gente viene già sapendo che siamo un po’ sboccati e irriverenti” sostiene Quistelli. Ciò si manifesta sopratutto nelle divertenti battute rivolte a Matteo Bassetti e Giovanni Toti, presenti in sala, che hanno partecipato con simpatia agli sketch nei quali sono stati coinvolti sul palco.

La politica è stato sicuramente uno dei temi affrontati dalla Bai, sia a livello locale, con Bucci e Toti nelle vesti di Stanlio e Olio che incontrano in un bosco Burlando impegnato nella ricerca di funghi, e a livello nazionale con un improbabile amore sbocciato tra Meloni e Schlein interrotto da una comparsata di Giambruno. 

Un momento del trucco

La Baistrocchi, che anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova, ricopre da sempre un ruolo sociale molto importante per il tessuto cittadino, che ha permesso mediante la beneficienza di supportare associazioni (il ricavato della serata andrà in questo caso alla Gigi Ghirotti), case di riposo, canili e di donare ambulanze. 

“La Baistrocchi – ha sostenuto Traverso – è anche un’occasione per tante persone di spensieratezza, di venire a teatro, ridere, vedere questi ragazzoni travestiti, divertirsi e per due ore dimenticare tutto quello che c’è intorno a noi”.

L’intento è sicuramente riuscito, gli interpreti riescono a coinvolgere il pubblico fin dall’ingresso in teatro, non risparmiandosi mai e regalando una serata davvero diversa dal solito. 

Come da tradizione, lo spettacolo si è concluso con il Can Can.

Repliche stasera alle ore 21 e domani alle ore 16. Prossima tappa il Teatro Sociale di Camogli il 16 e 17 marzo.