In Mo Yang: parte bene il Paganini Genova Festival

Nel 2015 il giovanissimo sudcoreano In Mo Yang si impose al Premio Paganini stupendo non solo per il bagaglio tecnico, ma anche per una intelligenza interpretativa davvero ammirevole.

Da allora Yang è tornato diverse volte a Genova e ogni volta non solo ha confermato quelle impressioni iniziali ma ha anche evidenziato, con il trascorrere degli anni, una crescita sul piano della maturità musicale.

C’era dunque molta attesa per il concerto di ieri sera nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. La sesta edizione del Paganini Genova Festival si è aperta proprio con un recital del giovane artista accompagnato al pianoforte da Yannik Rafalimanana.

La manifestazione organizzata dagli Amici di Paganini con il contributo di Regione, Comune e Camera di Commercio quest’anno è concentrata in poco più di una settimana, si chiuderà il 4 giugno prossimo. Ma offre una fitta serie di appuntamenti fra concerti, conversazioni ed altre iniziative. E il recital di ieri sera era fra quelli imperdibili.

Yang ha aperto le esecuzioni con una fluida Fantasia del compositore barocco Nicola Matteis junior per poi affrontare, con il pianista la Phantasie op. 131 di Schumann, dalla scrittura densa e profonda. Qui si è avvertito il buon affiatamento dei due artisti sul piano delle scelte dinamiche e dell’equilibrio sonoro. Interessanti i due successivi brani, Nocturne et Courtage di Lili Boulanger, sorella minore della più celebre Nadia (compositrice, direttrice e didatta, fra i suoi allievi, Barenboim, Carter, Copland, Bernstein), prima compositrice donna a vincere il “Prix de Rome” scomparsa a soli 25 anni. Il Notturno è pagina di estrema delicatezza e Yang l’ha restituito con sensibilità ed eleganza.

La dimensione virtuosistica è emersa appieno nella Sonata a Preghiera dal Mosè di Rossini, una delle pagine più celebri di Paganini. Yang ha risolto ogni asperità tecnica (dalle volate velocissime agli armonici nitidissimi) con una apparente semplicità strappando applausi entusiastici.

Infine, la splendida Sonata di Franck che ha evidenziato oltre al già apprezzato affiatamento fra i due artisti, il gusto musicale, la eleganza del fraseggio e la densa cantabilità del violino di Yang.

Il concerto era a favore dell’AIRC.

Il Festival proseguirà oggi (ore 18) con un concerto itinerante fra il Teatrino e le carceri di Palazzo Ducale: in una di quelle celle, va ricordato, fu rinchiuso anche Paganini, accusato di rapimento e abbandono di una ragazza genovese allora minorenne, Angelina Cavanna. Protagonisti della simpatica performance di questo pomeriggio, alcuni giovani componenti dell’Orchestra Paganini.